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Musica Classica

Uno sfaccettato UTO UGHI ad “Aosta Classica”

Nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944, Uto Ughi è uno dei massimi interpreti della musica classica internazionale. Avviato precocemente all’educazione musicale (ha debuttato al Teatro Lirico di Milano a soli sette anni), è uno dei pochi bambini prodigio ad avere mantenuto le promesse in età adulta. Straordinario virtuoso dello strumento, utilizza preziosissimi violini (Guarneri del Gesù e l’eccezionale Stradivari del 1701 appartenuto a Rodolphe Kreutzer) sui quali la perizia tecnica assoluta è sempre stata posta al servizio di una straordinaria sensibilità culturale. «Ho sentito interpreti straordinari anche con violini meno famosi,- ha puntualizzato- perché il suono viene da dentro di noi, non da fuori». Musicista a 360 gradi, si è occupato di direzione artistica, didattica musicale e di cultura nel senso più ampio del termine, polemizzando spesso contro l’indifferenza e l’insensibilità della politica verso la Musica. «C’è una decadenza musicale da far paura. – ha affermato recentemente – Nelle scuole, per la musica non è stato fatto nulla, e per le nuove generazioni, la musica è il festival di Sanremo. La decadenza la si vede anche nel pubblico che va ai concerti».

Domenica 18 luglio 2010 si esibì , coi Filarmonici di Roma, al Teatro Romano di Aosta, per “Aosta Classica”.

PROGRAMMA

Giovanni Battista Viotti Concerto n. 22 in la minore per violino e orchestra (ca. 1793-97)

Béla Bartók Danze rumene (1917)

Camille Saint-Saëns Introduzione e Rondò capriccioso in si minore op. 28 (1863)

Pablo de Sarasate Carmen Fantasy op. 25 (1875) Introduction: Allegro moderato

Antonio Bazzini La ridda dei folletti

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