Era stato in gran parte merito suo se la “festa dei calabresi” emigrati in Valle, com’era nata nel 1994, era diventata la festa di tutti i valdostani. «Non chiediamo a nessuno di mostrare la carta d’identità all’ingresso. – era solito scherzare- E, poi, anche se i Calabresi in Valle sono molti non bastano a spiegare i numeri di presenze, con relativi pasti, che registriamo ogni anno. Arrivano pullman addirittura da San Giorgio Morgeto. C’è, cioè, gente che preferisce la nostra festa a quella del paese d’origine.» Qualche mese fa mi aveva regalato dell’olio calabrese. «Prendilo, è buono», mi aveva detto. Effettivamente era buono, perfetto per legare e insaporire i cibi. Un po’ come Giorgio, che sapeva come pochi unire le persone, dando alle cose che faceva un “sapore” particolare. Sono stati in molti a salutarlo, la mattina del 23 agosto, ai funerali svoltisi nella parrocchia di Saint-Martin de Corleans di Aosta.
grande sconforto x la perdita del carissimo giorgio la festa dei calabresi non sara piu la stesa senza di lui vivissime condoglianze
era e restera la persona piu semplice buona che io abbia conosciuto era veramente di cuore con tutti e anche molto simpatico ci mancherai con la tua presenza ma resterai sempre nei nostri cuori………