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Cantautori

Ad Aosta tutti “rimBaglioniti” da CLAUDIO BAGLIONI

C’è da scommetterci: se, a breve, si organizzassero concerti sulla Luna, uno dei primi ad esibirsi sarebbe Claudio Baglioni. La Terra gli sta, ormai, stretta. Ha cantato dappertutto, e dove non era mai stato (Cina e Australia) si esibirà nel corso del tour “One world 2010” partito il 6 marzo da Atlantic City, che, dopo aver toccato il Nord America e l’Europa, riprenderà il 7 ottobre da Buenos Aires, portandolo in Sud America, Asia, Australia e Sudafrica.

Quella che si è tenuta il 6 settembre in piazza Chanoux, ad Aosta, in occasione della Festa della Valle d’Aosta è stata, quindi, una delle sole due date italiane (l’altra è il 4 ottobre a Palermo) inserite nella pausa estiva dedicata alla registrazione del nuovo cd. Proprio nell’ultima tappa prima della sosta, alla Royal Albert Hall di Londra, Baglioni ha festeggiato i 40 anni di una carriera costellata di successi e caratterizzata da una inesausta voglia di conoscere e confrontarsi. «Parlare e confrontarsi è importantissimo.– ha detto il cinquantanovenne cantautore romano- Specie in questo mondo che apparentemente è pieno di comunicazione, ma che in realtà più che “sapere” vuole “spiare”. L’incontro fra le persone è l’occasione migliore per migliorarsi grazie all’armonia ed energia che lo stare insieme può sprigionare

Ne è un esempio “O’scià”, il festival che dal 2003 Baglioni organizza a Lampedusa per sensibilizzare sul problema dell’immigrazione clandestina, la cui nona edizione si terrà sulla spiaggia della Guitgia dal 28 Settembre al 2 Ottobre. «Nel dialetto locale– spiega Baglioni- “O’scià” vuol dire “respiro”, quindi abbiamo voluto unire tanti respiri per soffiare un vento di positività nel rapporto tra i popoli del mondo. Perché, come recita il motto del festival: nessun uomo è un’isola, ogni respiro è un uomo.»

Sono stati moltissimi i “respiri” che il 6 settembre hanno riscaldato una Piazza Chanoux stracolma per la “prima volta” di Baglioni ad Aosta. Oltre ai fans valdostani sono arrivati pullman di “fans ClaB” (non club, ci tengono a precisare, ma “ClaB”, da Claudio Baglioni) da Torino e Milano, con ”fermate a richiesta Strada facendo”, come recitava un annuncio su internet che evocava uno dei tanti successi del cantautore.

Molti di questi si sono ascoltati anche ad Aosta, in una sequenza mozzafiato iniziata con “Avrai”, “Tu come stai?”, ”Poster”, “Io me ne andrei”, “Con tutto l’amore che posso” e “Amore bello” e finita con “Questo piccolo grande amore”, “Strada facendo”,”Via” e “La vita è adesso”.

Per non parlare delle prove pomeridiane, in cui il “fratello di Baglioni”, così si è presentato, è stato tanto socievole e disponibile da regalare altri brani per “karaokare” con i fans (alcuni dei quali accampatisi alle 7 di mattina), tra questi un’intensa “Solo“.

Quasi tre ore di concerto caratterizzate da “pura dinamicità” e “forte tasso di spettacolarizzazione”(anche grazie ai filmati che scorrevano su un maxischermo) con strumentisti del calibro di Paolo Gianolio (chitarra), Roberto Pagani (tastiere e sax), Mario Guarini (basso), Elio Rivagli (batteria) e Pio Spiriti (violino e tastiere) più un quartetto di multistrumentisti che appariva all’occorrenza.

In piazza erano stati organizzati anche due punti raccolta fondi per i terremotati dell’Abruzzo coordinati dalla Protezione civile valdostana. Una causa alla quale Baglioni ha già contribuito cantando nel singolo “Domani 21/04.09”, partecipando al concerto di beneficenza tenuto il 20 giugno 2009 allo stadio Olimpico di Roma e cantando il 3 luglio 2009 nella piazza Duomo riaperta al pubblico dopo il sisma. Fu quando, in diretta TV, augurò agli abruzzesi che “strada facendo” non rimanessero più soli.

La band di Claudio Baglioni

5 commenti

  1. grazie per il reportage: Non siamo riusciti andare e così. grazie a te, abbiamo un piccolo pezzo di Baglioni

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