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Chitarristi & Bassisti MUSICA

JOE PITTS: per suonare bene il Blues devi avere un gran bel cuore, perché la musica viene da lì.

Per Joe Pitts tutto cominciò a New Orleans. Era la fine degli anni Sessanta e suo padre ne impose la presenza come “condicio sine qua non” perché la figlia Debby vi potesse andare a vedere un concerto. «Avevo 13 anni e suonavo già la chitarra.– ricorda oggi Joe- Debby mi portò al “Warehouse” raccomandandosi di guardare ed ascoltare bene il chitarrista che sarebbe salito sul palco. Quando si abbassarono le luci percepii subito la presenza di Duane Allman, una sensazione che ho provato solo due volte nella mia vita: con lui e con Miles Davis. Il suono creato dalla band fu sbalorditivo e mi fece appassionare a quella musica.» Joe Pitts fu colpito in particolare dal suono che Allman produceva facendo scorrere sulla tastiera della chitarra un botticino di Coricidin infilato nell’anulare della mano sinistra. «L’attrazione per la slide guitar è dovuta al fatto che somiglia alla voce umana. Quando suoni le singole note della chitarra in mezzo c’è il vuoto, invece la slide è modulabile come una voce e puoi creare l’atmosfera che vuoi.» “Puoi” se sei Joe Pitts, uno dei migliori specialisti mondiali di “slide guitar”, grazie al talento naturale e una tecnica affinata studiando al Berklee College of Music. Uno che, come dice lui, ha avuto la “fortuna” di suonare con gente come Larry McCray, Bobby “Blue” Bland e Eric Gales. Uno che, vivendo “on the road”, fa quasi duecento concerti all’anno. Ne farà uno anche stasera, alle 22, all’Old Distillery Pub di Aosta per il secondo appuntamento della rassegna blues organizzata da Anthony Palliser, proprietario del locale, in collaborazione con Max Arrigo. Saranno con lui il batterista Lance Womack ed il fido bassista Jimmy Lynn con cui è in giro per l’Europa per presentare i suo ultimo cd Ten Shades of Blue. Cos’è il Blues per Joe Pitts? «Il Blues è un modo di vivere.- spiega- Io e Jimmy abbiamo vissuto nel Delta del Mississipi dove abbiamo visto molta sofferenza ma, anche, cose fantastiche, e il nostro Blues è tutto questo. C’è il Blues felice e il Blues triste, c’è il Blues che parla di donnacce e quello che parla di brave ragazze. C’è il blues di qualunque cosa tu voglia cantare, perché il Blues è più un modo di vivere che uno stile musicale. Per suonarlo bene devi essere bravo ad ascoltare quello che ti succede intorno, ma, soprattutto, devi avere un gran bel cuore perché la musica viene da lì.» La serata sarà aperta dai “Nandha” formati dal chitarrista Max Arrigo, dal bassista Paolo Barbero e dal batterista Giuliano Danieli, con la partecipazione speciale del cantante Diego Tuscano.


2 commenti

  1. La musica così viva, così sincera e sanguigna – ti fa vibrare l’anima e cuore. Ascoltandola non puoi che dimenticare tutto quello che ti turba, ma inizi volare, volare in un’altra bella realtà, tutta tua. Grazie Gaetano per questi regali sul Facebook.

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