Il 26 agosto, a Fénis, è stata una bella lotta tra l’uragano che si era scatenato fuori dal tendone di Tsantì de Bouva in cui si svolgeva la seconda serata di “Etétrad”, e la devastante energia sviluppata all’interno dai Balkan Beat Box. Alla fine ha vinto il gruppo con un set quanto mai coinvolgente che, spazzate vie le sedie, ha visto il parquet tremare per le danze di centinaia di
ragazzi posseduti dal loro “planétaire gipsy crossover” che fonde musiche tradizionali mediterranee e balcaniche con ritmi hip hop e dancehall.
Il gruppo si è formato, a metà dello scorso decennio, a New York dall’incontro di due israeliani: il clarinettista e sassofonista Ori Kaplan ed il batterista Tamir Muskat. A loro, nel dicembre 2006, si è unito il cantante e percussionista Tomer Yosef. Un mix di esperienze che ha trascinato al successo i 4 cd finora pubblicati ed infiammato ii concerti dati in tutto il mondo. Il perché lo si è facilmente capito anche a Tsantì de Bouva, dove il trio era accompagnato da una band formata da Itamar Ziegler (basso), Ron Bunker (chitarra) e Peter Hess (sassofono e clarinetto).