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Mistero Televisione

GIANLUIGI MARIANINI E IL SATANISMO

Negli anni Cinquanta, la prima febbre televisiva italiana scoppiò con il quiz “Lascia o raddoppia?” di Mike Bongiorno. Tra i 68 vincitori del premio finale di 5 milioni, indimenticabile rimane il professore torinese Gianluigi Marianini (Lanzo Torinese 17 gennaio 1918- Torino 25 gennaio 2009).  Nell’autunno 1956 spopolò rispondendo a domande su “moda e costume”, ma, soprattutto, imponendo il suo personaggio di eccentrico dandy dal fornitissimo guardaroba e la battuta sempre pronta.

Caratteristiche che apparirono immutate nel corso di un’intervista che gli feci, nel maggio 1994, in occasione dello spettacolo “Noi..di Radio Torino” all’Hotel Billia di Saint-Vincent. «Andai a “Lascia o Raddoppia” per questioni d’onore.- mi raccontò- Al caffè Augustus, in galleria San Federico, dove gravitava tutto il mondo di notte della Torino dell’epoca, misero in dubbio che ne avessi il coraggio. Allora affrontai il mostro

31eWb9G0BrL._SL500_AA240_La celebrità non si rivelò, però, tutta rosa e fiori… «Alla fine il mondo dell’autentica cultura ha finito per ghettizzarmi come una persona poco seria. Il nostro mondo culturale è piagnone, austero, serioso, senza elasticità mentale e, tutto sommato, noioso. Riflette un pò il carattere del paese, nel quale l’ottimista è estremamente raro.» 

11110_tnChiusa la parentesi televisiva, continuò a vivere all’insegna della più completa libertà e dedicandosi ai problemi dello spiritismo e dell’occultismo. Grazie a questi interessi, Marianini era tornato alla ribalta partecipando a diverse trasmissioni RAI in veste di demonologo (era, tra l’altro, molto amico di monsignor Balducci che, oltre ad essere uno dei più famosi esorcisti, era il demonologo personale di Papa Giovanni Paolo II).

«I satanismi- mi spiegò a Saint-Vincent- se ne stavano tranquilli e non conosciuti, finchè una trentina di anni fa ho cominciato le mie ricerche sulle sette di Torino. Per capire l’entità del fenomeno si pensi che mentre Londra, che è considerata la capitale di Satana, su 12 milioni di abitanti ha, secondo Scotland Yard, 60.000 iscritti a sette sataniche, Torino su un milione di abitanti ne conta ben 40.000. Pur essendo un cattolico di stretta osservanza, con la licenza dei superiori ho partecipato qualche volta a questi riti per cui ne posso parlare con cognizione di causa. Sgombriamo, innanzitutto, il campo da leggende metropolitane come quelle che legano il satanismo al sesso. Le orge, in realtà, le fanno sono solo alcuni commendatori lombardi in vena di facezie il sabato sera. I veri satanisti sono molto austeri, perché la componente amorosa, anzichè aumentare il loro peccato, lo sminuirebbe. L’odio verso Dio per il vero satanista deve essere lucido, freddo e perfettamente disinteressato. Se uno non sta a sentire quello che si dice, una messa nera è molto simile ad una messa cattolica.»

Come si manifesta la presenza del diavolo nella vita di tutti i giorni? «Con la tentazione. Tutti siamo tentati: può venir voglia di avere un’antipatia, di non dare l’elemosina, di andare con una ragazza, di maltrattare un dipendente.., il cedere è sempre una vittoria del diavolo.»

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