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Musica valdostana Musiche del mondo

TRADALP entra nel MiTo

Ha un cuore valdostano Tradalp, l’orchestra folk che stasera, 15 settembre si esibirà al Teatro Colosseo di Torino (alle 22, biglietto 10 Euro) per la rassegna “MiTo-SettembreMusica”. Si tratta di un vero e proprio evento per la musica popolare alpina (non a caso è stato presentato con lo slogan “Tradalp entra nel MiTo!”) perché è la prima volta che questo tipo di musica, riproposta in forma orchestrale, 
trova posto nel cartellone della prestigiosa rassegna.

Gran parte del merito va a Paolo Lucà del Folk Club di Torino e Davide Valfrè della Maison Musique di Rivoli (dove l’orchestra ha la sede), che, entusiasti della sua musica, hanno fatto la proposta a MiTo, producendo anche, con l’Associazione Tradalp, l’omonimo cd che verrà presentato nell’occasione.

L’orchestra riunisce 23 musicisti, provenienti dalle zone alpine di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Professionisti accomunati dalla bravura nell’uso degli strumenti tipici della musica tradizionale europea (dall’organetto alla ghironda, dalla cornamusa all’ocarina) che, insieme ad altri specialisti di strumenti moderni, vogliono aprire nuovi scenari “a cavallo tra antico e moderno, fra tradizione e innovazione”.

«Non suoneremo semplici arrangiamenti di brani tradizionali, – spiega Christian Thoma che, oltre a dirigerla, di Tradalp cura gli arrangiamenti- ma vere e proprie composizioni in cui ho sviluppato i pezzi con sezioni in cui esce fuori la musica classica e altre che hanno un sound jazzistico per l’uso dell’improvvisazione da parte di strumentisti che, ricordiamolo, sono sempre più evoluti. Si tratta di un’evoluzione della tradizione, come indica il nome di un gruppo francese che ammiriamo, “MusTraDem”, che è l’acronimo delle parole “musica tradizionale di domani”.» Thoma fa parte della folta rappresentativa valdostana dell’orchestra che comprende anche Mathieu Aymonod (ocarina e piffero), Matteo Cosentino (batteria e percussioni) e l’intera famiglia Boniface di Aymavilles: Remy (violino), Vincent (clarinetto, sax soprano e cornamusa), Sandro (fisarmonica e organetto) e Lilliana Bertolo (voce). Valdostano d’adozione (per motivi sentimentali) è, poi, Paolo Dall’Ara (flauti dolci, cornamusa e tarota) che dell’Associazione Tradalp è il presidente.

«Gli otto brani contenuti nel cd– continua Thoma- sono stati scelti in base alle proposte dei membri e riflettono la loro provenienza.» Si passa così dalla canavesana “Mazurca dau piën d’alas” alla “Courenta di Coungedant” della Val Vermenagna, da una “Barcarola” biellese al canto torinese “Verdolin Verdolineto”. Alla Savoia e, quindi, alla Valle d’Aosta, sono, invece, legate la “Monfarine de l’Aurore” e “Le galant indiscret”. «Sono temi popolari di autori anonimi– puntualizza Thoma- che ho molto elaborato, con partiture anche di 80 pagine per pezzo, nello spirito della musica contemporanea che, come nel caso della musica minimale e del jazz modale, ha molte affinità con la musica popolare.» Valdostano è, infine, anche il Meat Beat Studio di Raffaele Neda D’Anello dove il cd è stato in parte registrato e completamente mixato.

TRADALP è formata da:

ARRANGIAMENTI, DIREZIONE E OBOE: Christian Thoma
VOCI: Liliana Bertolo e Pierluigi Ubaudi
FIATI Mathieu Aymonod: ocarina, piffero, voce
Vincent Boniface: clarinetto, sax soprano, flauti diritti, cornamusa 16″, voce
Paolo Dall’Ara: flauti diritti, cornamusa 16″ e 20″, tarota
Flavio Giacchero: flauti diritti, cornamusa 16″, clarinetto basso, voce
Edmondo Romano: flauti diritti, sax soprano, piffero
VIOLINI
Rémy Boniface: violino, Tambour de Cogne, voce
Nicolò Bottasso: violino
Gabriele Ferrero: violino, voce
Giulia Marra: violino
GHIRONDE
Francesco Busso: ghironda
Fernando Raimondo: ghironda
CHITARRE
Francesco Motta: chitarra
Enrico Negro: chitarra, voce
ORGANETTI, FISARMONICA E FISARMONICA SEMITONATA
Ilio Amisano: organetto
Alessandro Boniface: organetto, fisarmonica, voce
Simone Bottasso: organetto (solista)
Silvio Peron: organetto, semitoun, voce
CONTRABBASSO
Stefano Risso
BATTERIA E PERCUSSIONI
Matteo Cosentino
Luciano Molinari

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