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Cinema

FEDERICO FELLINI: Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo.

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1 IMG_1324Scena finale di “8 1/2″ di FEDERICO FELLINI (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993)

Alla conferenza stampa organizzata dal produttore, il regista GUIDO ANSELMI (Marcello Mastroianni) annuncia l’intenzione di abbandonare la regia del film che doveva realizzare. La sua confusione professionale rispecchia quella vitale: è la fine della sua carriera e della sua stessa vita. Ma proprio quando tutto sembra finito, quando i giornalisti si sono allontanati e le maestranze iniziano a smontare il set di un film che non si farà più, Guido riconquista l’innocenza e la gioia di 1 IMG_1327vivere e si lancia in un girotondo circense con tutte le persone che con lui hanno percorso la strada della vita. Perché, nel bene e nel male, sono parte di lui, e capisce che, mentre li dirige, da loro riceve, in un dare-avere indistinguibile.

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CARINI, L’INTELLETTUALE (Jean Rougeul): Lei ha fatto benissimo, mi creda, oggi è una buona giornata per lei. Sono delle decisioni che costano, lo so, ma noi intellettuali, dico noi perché la considero tale, abbiamo il dovere di rimanere lucidi fino alla fine. Ci sono già troppe cose superflue al mondo, non è il caso di aggiungere altro disordine al disordine. SCREEN_812-1-2012-11-11T16-38-59-342226_t_w480In fondo perdere dei soldi fa parte del mestiere di produttore. I miei rallegramenti, non c’era altro da fare, e lui ha ciò che si merita, per essersi imbarcato con tanta leggerezza in un’avventura così poco seria. No, mi creda, non abbia né nostalgia né rimorsi, distruggere è meglio che creare quando non si creano le poche cose necessarie. E poi, c’è qualcosa di così chiaro e giusto al mondo che abbia il diritto di vivere? Un film sbagliato per lui non è che un fatto economico, ma per lei, al punto in cui è arrivato, poteva essere la fine. Meglio lasciar andare giù tutto e far spargere sale come facevano gli antichi per purificare i campi di battaglia. In fondo avremmo solo bisogno di un po’ di igiene, di pulizia, di disinfettare. Siamo soffocati dalle parole, dalle immagini, dai suoni che non hanno ragione di vita, che vengono dal vuoto e vanno verso il vuoto. A un’artista, veramente degno di questo nome, non bisognerebbe chiedere che quest’atto di lealtà: educarsi al silenzio

1 IMG_1328Ricorda l’elogio di Mallarmé alla pagina bianca? e di Rimbaud? Un poeta mio caro, non un regista cinematografico, lo sa di Rimbaud quando ha finito una poesia, la sua rinuncia a continuare a scrivere, la sua partenza per l’Africa? Se non si può avere il tutto, il nulla è la vera perfezione. Mi perdoni quest’eccesso di citazioni, ma noi critici facciamo quello che possiamo. La nostra vera missione è spazzare via le migliaia di aborti che ogni giorno, oscenamente, tentano di venire al mondo. E lei vorrebbe addirittura lasciare dietro di sé un intero film, come lo sciancato si lascia dietro la sua impronta deforme? Che mostruosa presunzione credere che gli altri si gioverebbero dello squallido catalogo dei suoi errori. E a lei che cosa importa cucire insieme i brandelli della sua vita, i suoi vaghi ricordi, o i volti delle persone che non ha saputo amare mai?

1 IMG_1329GUIDO ANSELMI, il regista (MARCELLO MASTROIANNI): Ma che cos’è questo lampo di felicità che mi fa tremare e mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature non avevo capito, non sapevo, com’è giusto accettarvi, amarvi, e com’è semplice. Luisa, mi sento come liberato, tutto mi sembra buono, tutto ha un senso, tutto è vero. Ah, come vorrei sapermi spiegare… ma non so dire. Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io, io come sono non come vorrei essere, e non mi fa più paura. Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo e posso guardare i tuoi occhi fedeli senza vergogna. È una festa la vita, viviamola insieme. Non so dirti altro Luisa né a te né agli altri. Accettami così come sono se puoi, è l’unico modo per tentare di trovarci.

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