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Arte

A scuola di murales da FABIO CUFFARI

3 Fabio (by gaetano lo presti) foto

1 murales ( by gaetano) P1150164Quando si parla di disegni sui muri pubblici il confine tra arte e vandalismo si fa sottile. Lo confermano le recenti condanne ad una banda di graffitari milanesi, e, dall’altra parte, progetti come “Philadelphia mural arts program”, che dal 1984 incoraggiano graffitisti e artisti di decorare i muri della città americana. Il tutto fa parte di quella “street art” prediletta dai giovani per esprimere energia, identità e voglia di esprimersi nonostante e, spesso, contro tutti.

1 Murales (by Gaetano lo presti) IMG_3110Lo conferma l’esperienza di Fabio Cuffari, che, profittando della lunga pausa dell’attività dei dARI (di cui è bassista), sta sviluppando l’altro suo lato artistico, meno noto, che, da anni, lo vede realizzare dipinti, ritratti e murales.

«I primi murales– racconta- li avevo realizzati, con altri studenti dell’Istituto d’Arte, a Casa Betania nel 1999. Adesso sono diventati, quasi, un mio secondo lavoro grazie ai corsi tenuti per la biblioteca di Aymavilles e, prossimamente, di Donnas

Le ultime sue opere sono quelle realizzate coi 15 allievi di un corso tenuto, a luglio, alla Cittadella dei Giovani. Si tratta di due pannelli in compensato, presentati il 4 settembre alla Cittadella, che dovrebbero andare ad occupare le due nicchie accanto all’ingresso della struttura.

2 Fabio (by gaetano lo presti) foto«Il tema dei pannelli è proprio la Cittadella, uno spazio bellissimo ma senza identità.- ha spiegato Cuffari- Il primo è dedicato alla tanta musica che vi si fa, il secondo alle altre attività viste dai ragazzi, tra i 16 ed i 25, che sono in gran parte quelli che frequentano normalmente la struttura. Ho preso le loro idee e le ho messe insieme, curando il disegno, con l’aiuto dell’illustratore Alessandro Viale, che, poi, loro hanno colorato

Perché i murales piacciono tanto ai giovani? «In un mondo grigio e programmato sono un’esplosione di colori che s’impone, per le dimensioni, all’attenzione. E’ un lavoro artigianale, in cui si recupera una manualità e delle tecniche che si stanno perdendo, e che, come, in questo caso, permettono di lavorare insieme socializzando.»

1 fabio FB (by gaetano lo presti) foto

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