Per la notte di Halloween 2014 del Rock’n’Roll Café di Saint-Christophe, l’organizzatore Lollo Domaine ha scelto un trio di band “da paura”: gli aostani Bus Driver Outerspace (ex Radiazione), i torinesi Psychokillers e, allo scoccare della mezzanotte, gli storici CRΩHM.
Questi ultimi sono stati presentati da Lollo come “Metal Masters”, per sottolineare come siano stati proprio loro a portare il metal in Valle.
Si formarono, infatti, nel lontano 1985 in occasione di un concerto di raccolti fondi organizzato al Teatro Giacosa a favore dei messicani colpiti, a settembre, dal terremoto di Città del Messico.
“Quake” (“Trema”) fu, non a caso, il loro primo brano, esemplificativo di un metal istintivo, che, pur vantando molti padri (dai Judas Priest agli Anthrax), ha sempre mantenuto una sua originalità.
Nei testi sono passati dall’esaltazione del metal sempre e comunque (“Town after town”) a riflessioni sulla solitudine umana (“Every night”) e la decadenza dei valori (“Eternal peace”), all’annuncio del ritorno della coscienza (“Legend and Prophecy).
Dopo aver partecipato al disco “AO002” (con “Quake” e “A Long Day Begun”), inanellarono una serie di concerti in tutta la Valle che si concluse, nel 1988, al “Divina” di Aosta.
Si sono riformati il 15 maggio 2014, in occasione del concerto “Questi anni: ottantavoglia di rivederci” sulle ali del “Foën Valdotaine”, il caldo vento del risveglio artistico regionale.
Per distinguersi da un’omonima band tedesca hanno cambiato il nome da Crom in CRΩHM, con l’omega al posto della O e l’acronimo finale di Heavy Metal.
Immutata, invece, la formazione tipo che comprende Sergio Fiorani (voce), Claudio Zac Zanchetta (chitarra), Riccardo Taraglio (basso) e Jeff Vinci (batteria e cori).
Immutata anche l’energia della loro musica, che all’esperto bassista Vincenzo Di Leo ha fatto commentare: “ottima band, ottimo heavy old style, ottimo guitar hero”.
«Con l’età– hanno spiegato– è subentrata la coscienza dei nostri mezzi e limiti ed una maggiore rilassatezza, perchè, pur nel massimo rispetto, ce ne freghiamo del giudizio degli altri.»