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Arte Valle d'Aosta

A Sarre la mostra “Attenti al lupo” di BARBARA TUTINO ed EMO BROCCARD

1 Tutino e Broccard .19

definitivo-mostra-Broccard-Tutino-BIBLIO3Dopo che, negli anni Settanta, ha rischiato l’estinzione, diventando specie protetta, il lupo è tornato a popolare, moltiplicandosi, gli Appennini e le Alpi. Alcuni sono stati avvistati anche in Valle. A Champdepraz, Gressoney, Val d’Ayas e a Cogne. «Ne ho visto uno vicino alla casa di Barbara, all’imbocco del Parco del Gran Paradiso,- racconta lo scultore sarrolein Emo Broccarde lì mi è nata l’idea della mostra.»

Il frutto di questo avvistamento è la mostra “Attenti al lupo” di Broccard e della pittrice Barbara Tutino che dal 28 maggio al 17 luglio è ospitata all’ultimo piano della Biblioteca di Sarre. In una suggestiva ambientazione arborea, i grandi quadri della cognein fanno vedere il carnivoro tra le montagne valdostane, raggruppato in branchi che, allo stato naturale, non sono altro che famiglie gelosissime del loro territorio (la causa principale di mortalità dei lupi è dovuto a lotte territoriali tra di loro).

1 Lupo P1250429Le sculture lignee di Broccard portano l’animale tridimensionalmente in primo piano, isolato, a simboleggiare, come scrivono nella presentazione, “la nostra natura selvaggia, mai del tutto dimenticata, e le tenebre ignote della foresta dove ci si perde.” «Il lupo è l’altro che c’è in noi,– spiega Barbara- la nostra parte selvaggia e dimenticata. Ma è anche l’innocenza primitiva che si tende a cacciare giù, che nella mostra è rappresentata dall’innocenza minata del quadro di una bambina che si intravede nel bosco. Questo riflettersi di un aspetto interiore in una visione naturalistico-apocalittica mi accompagna da anni, fin dai tempi del progetto interattivo “Fabuleux”».

Dopo aver attraversato una fase mistica dipingendo Santi («un San Giorgio è finito in una chiesa in Basilicata»), il cinquantatreenne Broccard, si è specializzato in sculture di animali («li preferisco alle persone per la loro primitività, visto che sono un lupo locale allo stato brado»). Oltre ai lupi ed alle aquile presentati a Sarre, ha, per esempio, scolpito tartarughe e cani («quando a Barbara è morto il cane, gliel’ho rifatto, a immagine e somiglianza, di terracotta”).

La mostra è aperta al pubblico sabato e le domenica dalle 17 alle 20, ma è possibile concordare, su prenotazione, altre aperture infrasettimanali.

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