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Inaugurato l’anno accademico del Conservatoire de la Vallée d’Aoste

Meucci-2.jpgL’anno accademico 2018-2019 dell’Istituto Superiore di Studi Musicali della Valle d’Aosta- Conservatoire de la Vallée d’Aoste è stato inaugurato il 24 novembre con una cerimonia alla Torre dei Balivi, nell’Auditorium che, nell’occasione, è stata intitolato alla memoria del musicista valdostano Renato Callisto Arnod. Gorret Giorrgia DSCF0063.jpgAccanto agli interventi delle autorità c’è stato spazio per la musica con l’esibizione di diversi ensemble di musica da camera composti da studenti dell’Istituto. Il Quatour du Conservatoire ha eseguito l’Aria sulla quarta corda di Bach, il Quintet de Cuivres con il soprano Christel MarcozBist du bei mir” di Gottfried Stölzel (erroneamente attribuito a Bach), l’Ensemble femminile del Conservatoire (diretto da Luigina Stévenin e accompagnato al pianoforte da Viviana Zanardo) alcuni pezzi di Britten ed il pianista Nicola Forlin un Divertimento per pianoforte di Arnod. Coro Femminile DSCF0053.jpg

Dopo il saluto delle autorità, nel corso degli interventi guidati da Davide Jaccod sono stati presentati gli obiettivi raggiunti ed i progetti futuri dell’Istituto. «Essendo la nostra una scuola di alta formazione dobbiamo mirare ad avere uno standard più alto possibile.- ha spiegato Renato MeucciDobbiamo guardare in alto, al di là delle Alpi, confrontarci con gli altri Conservatori. Ho dovuto fare i conti con una realtà che non era proprio in corsa, ma adesso il bilancio comincia ad essere positivo.» Chitarrista, cornista, saggista e didatta di chiara fama, il sessantenne romano è direttore del Conservatoire dal maggio dello scorso anno. La sua nomina ha permesso un’inedita apertura a realtà esterne alla Valle che si amplierà nel prossimo anno accademico.Forlin Nicola P1260573-2.jpgGrazie, per esempio, all’iniziativa Académie partiranno corsi di alto perfezionamento con alcune star della musica colta. Fino a giugno, con appuntamenti a cadenza mensile, all’Istituto si susseguiranno virtuosi come l’organista Alessio Corti, il mezzo soprano Sara Mingardo, il pianista Roberto Cappello, la flautista Sarah Rumer, la violista lituana Ula Ulijona ed i chitarristi Matteo Mela e Lorenzo Micheli. «Conto che alcuni di questi corsi sfocino in concerti.- continua Meucci- Sicuramente sarà così per il duo Mela- Micheli e Cappello. A proposito di quest’ultimo spero che l’Istituto riesca a fornirsi presto di un pianoforte gran coda. Penso che una città come Aosta lo meriti.»Lagnier DSCF0072.jpgDa Bruxelles Meucci ha ottenuto la carta per l’Erasmus, che permetterà già dai prossimi mesi l’arrivo ad Aosta (a titolo gratuito) di docenti e studenti di prestigiosi istituti internazionali. Anche nel 2019, poi, l’Istituto ha ottenuto dal Ministero dell’Università di poter tenere ad Aosta il Premio nazionale delle Arti, questa volta per violino e viola. Il successo, nel 2018, dell’organizzazione del premio per la Musica Antica ha permesso di stabilire una collaborazione con Martin Gester direttore Le parlement de musique di Strasburgo per uno stage residente di opera barocca ad Aosta che potrebbe sfociare in un concerto inserito in Aosta Classica.

«E non finisce quiha promesso Meucci- in cantiere c’è molto altro ancora».Quartetto P1260575.jpgEnsemble femminile P1260552.jpg

 

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