L’amore è memoria. Uno dei modi per amare una persona è, infatti, ricordarla. A giudicare, quindi, dalla massiccia affluenza di pubblico che la sera del 17 luglio 2006 ci fu al Teatro Romano di Aosta, Maguì Betemps si confermò amatissima.
Il concerto “L’oiseau chante encore”, da me organizzato per la sezione “Radici” della rassegna Aosta Classica, si trasformò, infatti, in un’occasione di fugace rivincita sul destino che otto mesi prima aveva strappato alla vita, a soli cinquantotto anni, la più grande cantautrice valdostana.
Ma amore è, anche, rispetto. Per ricordarla preferii, quindi, liberare il suo nobile canto dalla “prison dorée” di frasi fatte o ricordi di circostanza. Per questo lo spettacolo iniziò con le parole di Maguì riprese da Romina Valentin in un inedito filmato.
Continuando con le sue canzoni interpretate da alcuni dei migliori artisti valdostani, eccezionalmente riunitisi nel suo ricordo (da Maura Susanna a Beppe Barbera) ed alcuni sketch della compagnia Le Badeun de Chouèley da lei diretta per oltre dieci anni.
Amare una persona significa, inoltre, farla amare: non basta tenersi il ricordo tutto per sè, bisogna cercare di condividerlo con gli altri. Ancora meglio se questi “altri” sono dei giovani, in modo che si crei un “ponte generazionale” che permetta alla persona di vincere il tempo. Anche per questo fu particolarmente significativo che a cantare le canzoni di Maguì fossero anche giovani come gli IubalFolk e Tulipe Trapani. A quest’ultima, che era stata sua allieva, Maguì, con un dono, aveva parzialmente restituito la memoria, dopo che i suoi ricordi erano stati spazzati via dall’alluvione del 2000. Ed è stata proprio Tulipe, interpretando “Une fable de nos jours”, la prima canzone composta da Maguì, a farla nuovamente volare «en plein air… pour chanter le bonheur». A conferma, com’era stato detto al momento della morte, che «quello che è nato dall’amore all’amore torna».
Grazie alla collaborazione con Aosta Classica e Le Flambeau fu, infine, eccezionalmente prodotto un cd con la registrazione della serata. Unica traccia sonora, insieme a “Fables des nos jours” di Maura Susanna della musica di Maguì.
L’OISEAU CHANTE ENCORE (Souvenir de Magui Bétemps)
17 Luglio 2006- Teatro Romano di Aosta
Conduttori Chantal Certan e Gaetano Lo Presti
SCALETTA
- 1)Proiezione di una parte del DVD “Maguì e Alexis” di Romina Valentin.
- 2) “Une fable de nos jours” (Tulipe Trapani)
- 3) “Pena e radze du Valdoten” (Il “Gruppo della Veilla de Tsatillon”: Maura Susanna, Evelyne Parouty, Felice Bessolo, Pierre Aymonod)
- 4) “La politeucca”, “Les bons sauvauges” e “Senque manque y valdotén?” (IubalFolk- Luca Carrel, Alberto Zanin, Giovanni Bruschino, Ivana, Umberto e Luca Debernardi)
- 5) “La dzalèisòn” (La Compagnia “Le Badeun de Choueley”)
- 6) “La ronde des minoritares” e “Gouttes de silence” (Davide Mancini)
- 7) “J’inventerais” e “La femaletta” (Trouveur Valdoten: Liliana Bertolo, Sandro, Remy e Vincent Boniface)
- 8) “Le femalle de voue” (La Compagnia “Le Badeun de Choueley”)
- 9) “L’étoile sous l’oreiller” (Beppe Barbera, Daniela Chiesa e Donatella Chiabrera)
- 10) “Pappa Gran” (Luis de Jyaryot con Giorgio Negro al piano)
- 11) “La solitude” (La Compagnia “Le Badeun de Choueley”)
- 12) Le maschere del Carnevale di Sorreley
- 13) “La reserva”, “Te raïss” e “Benefort e Tsou gra” (Maura Susanna con Giorgio Negro, Evelyne Parouty, Felice Bessolo, Remy e Vincent Boniface)
- 14) Proiezione di una parte del DVD “Maguì e Alexis” di Romina Valentin.