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Chi è Gaetano Lo Presti?

Un signore alto alto che fa tanti mestieri. Medico, Ufficiale degli Alpini, giornalista, scrittore, musicista, organizzatore di eventi culturali, viaggiatore. Nato a Palermo, da quarant’anni vive ad Aosta (perché “miravo in alto, e più di così…”).

Puoi contattatarmi alla mail  loprestigaetano@alice.it o alla pagina https://www.facebook.com/loprestigaetano

Le foto e gli articoli di questo blog sono di Gaetano Lo Presti (tranne dove indicato) e non possono essere utilizzati senza indicare la fonte  e l’autorizzazione esplicita del titolare del copyright .

PER QUANTO STA IN TE (Konstantinos Kavafis)

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

27 commenti

      1. Stò bene grazie.
        E tu??
        E’ sempre più ricco e interessante il tuo blog, ma non poteva essere altrimenti…
        Un abbraccio

  1. Carissimo,
    a proposito del premio Mogol…so che ho avuto una particina piccola piccola poiché sono stata invitata come coro e seconda voce (assieme ai miei amici, i bravissimi allievi del cet)…ma ci terrei che il mio umilissimo lavoro venga considerato. La mia insegnante al CET, Giada Amadei, lo consiglia ed io condivido.
    Ho solo fatto un piccolo arrangiamento sulla canzone di Battiato eseguita dal vivo al premio, una piccola cosa, ma ne vado estremamente fiera, poiché credo di aver dato un colore gradevole al minuto di esecuzione del pezzo; un piccolo lavoro di analisi, ascolto e istinto…capisco che è davvero una piccola cosa, anche se non immediatamente riconoscibile.
    Ti ringrazio per tutto quanto fai per la musica in Valle, leggerti è sempre un grande piacere…
    Erika

  2. Salve sono la ragazza che era al concerto di tiziano ferro le ho scritto un email:) spero le sia arrivata.. mi contatti

    1. MALASCALETTANO ?
      Insomma, non ci si riesce a sapere la scaletta di Paco neanche da uno che al concerto ha assistito ?

  3. Carissimo,a proposito del premio Mogol…so che ho avuto una particina piccola piccola poiché sono stata invitata come coro e seconda voce (assieme ai miei amici, i bravissimi allievi del cet)…ma ci terrei che il mio umilissimo lavoro venga considerato. La mia insegnante al CET, Giada Amadei, lo consiglia ed io condivido.Ho solo fatto un piccolo arrangiamento sulla canzone di Battiato eseguita dal vivo al premio, una piccola cosa, ma ne vado estremamente fiera, poiché credo di aver dato un colore gradevole al minuto di esecuzione del pezzo; un piccolo lavoro di analisi, ascolto e istinto…capisco che è davvero una piccola cosa, anche se non immediatamente riconoscibile.Ti ringrazio per tutto quanto fai per la musica in Valle, leggerti è sempre un grande piacere…Erika
    +1

  4. Veramente bello il tuo blog …
    Sei anche in facebook? Sarebbe sicuramente un bene per molti leggere quello che scrivi 😀

    Con stima ed affetto
    Gigi

  5. Entro ogni tanto a passeggiare in questo posto così accogliente.
    Il link su Alda Merini, ce l’ho sulla barra preferiti. Grazie.
    A presto!
    @”•_•”@

    1. Sento la tua presenza. E’ un grande piacere, ma, anche, uno stimolo a cercare di non essere eccessivamente prevedibile.
      Anch’io ti leggo molto, con curiosità e stupori crescenti

  6. Approfondisca da vero giornalista i risvolti della vita lodevole del signor Megnabosco Claudio, perchè prima di rendere un uomo eroe bisogna sapere che da 15 anni non si preoccupa di un figlio da lui riconosciuto, forse non gli frutta quanto sfruttare un argomento così drammatico ma produttivo come la prostituzione femminile nigeriana. Lei non sa la verità e questo per un giornalista dovrebbe essere ancora importante, invece regge il gioco, si diverte a costruire avvenimenti ma la verità è un’altra, io ho le prove di quanto tutto ciò sia puro egocentrismo, mi congratulo con lei che pure leggo per le recensioni musicali e culturali. Basta con questi cattivi giochetti, peccato che anche lei ci sia cascato. Firmo e son cosciente della realtà che genera gli uomini partoriti e portati alla vita fino alla loro maturità. Buon lavoro!

    1. Ciao Silvia, mi ricordo di te.
      Capisco la tua rabbia, ma nel post parlavo del Claudio pubblico, non sapevo di questi riscontri privati, che, comunque, penso c’entrino poco con la tratta delle schiave nere.
      Non mi sembra che dal mio post esca fuori un “eroe”. L’eroe, per definizione, è solitario e di lui scrivo che è “uno dei 10 milioni di italiani che ogni anno “vanno a puttane””,
      Che, poi, ogni tanto i sensi di colpa siano benefici non si può, credo, condannare.
      Per il resto grazie di leggermi
      Ciao

  7. CIAO SONO UN VECCHIO AMICO DI DARIO CREMASCHI LIUTAIO IN AOSTA.LO STO CERCANDO PER RIABBRACCIARLO CON GIOIA.MI PUOI AIUTARE?franco zarbo

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