Quando “Tuca Tuca” fu lanciata, il 13 novembre 1971, si gridò allo scandalo. Come se non bastasse un testo che iniziava con “Mi piaci” e “Ti voglio” seguiti da libidinosi mugugni “mmmmhh”, la coreografia vide, infatti, il ballerino Enzo Paolo Turchi e la Carrà toccarsi fronte, spalle, fianchi, caviglie e l’ombelico scoperto della soubrette.
A risolvere tutto pensò Alberto Sordi che, alla quinta puntata, s’intestardì a ballare il Tuca Tuca con la Carrà, «altrimenti – disse – non vengo». Il direttore della Rai Giovanni Salvi fu costretto al dietrofront. L’indice di ascolto arrivò alle stelle e il “Tuca Tuca” divenne un autentico fenomeno popolare che è proseguito negli anni.Ne è una dimostrazione la trasgressiva Madonna che, nel 2012, lo ha riproposto, con il ballerino Brahim Zaibat, durante il The MDNA Tour.