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JUKEBOX (28)- “Tuca Tuca” di FRANCO PISANO

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Piaccia o no, è stata Raffaella Carrà a fare cadere il tabù del sesso in televisione. Il merito è della maliziosa canzone “Tuca Tuca”, lanciata nella Canzonissima del 1971. Le parole di Gianni Boncompagni furono rivestite dalla musica, di Franco Pisano (Cagliari 10 dicembre 1922-Roma 6 gennaio 1977), autore di altre canzoni della Carrà (da “Ma che musica maestro” a “Chissà se va”), ma, anche, di tanti successi di altri big (sua è la bellissima “Sempre” di Gabriella Ferri).

Quando “Tuca Tuca” fu lanciata, il 13 novembre 1971, si gridò allo scandalo. Come se non bastasse un testo che iniziava con “Mi piaci” e “Ti voglio” seguiti da libidinosi mugugni “mmmmhh”, la coreografia vide, infatti, il ballerino Enzo Paolo Turchi e la Carrà toccarsi fronte, spalle, fianchi, caviglie e l’ombelico scoperto della soubrette.

A nulla valsero l’ironica interpretazione né il tentativo degli uffici stampa di parlare di un esotico ballo originario delle Antille, le centinaia di telefonate di spettatori indignati convinsero la Rai a sopprimere il balletto alla terza puntata.

A risolvere tutto pensò Alberto Sordi che, alla quinta puntata, s’intestardì a ballare il Tuca Tuca con la Carrà, «altrimenti – disse – non vengo». Il direttore della Rai Giovanni Salvi fu costretto al dietrofront. L’indice di ascolto arrivò alle stelle e il “Tuca Tuca” divenne un autentico fenomeno popolare che è proseguito negli anni.Ne è una dimostrazione la trasgressiva Madonna che, nel 2012, lo ha riproposto, con il ballerino Brahim Zaibat, durante il The MDNA Tour.

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