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IL TRIONFO DEL LECCACULO

 

I LECCACULO sono sempre esistiti. Ovunque ci sia una gerarchia, gli uomini cercano, infatti, di scalarla con tecniche, atteggiamenti e strategie più meno scorrette. Tra queste l’adulazione è infallibilmente vincente. Più che i forti e gli arroganti, l’evoluzione ha favorito i servili e gli ipocriti. I sopravvissuti di tutte le guerre non sono stati quelli scesi in campo, ma quelli imboscatisi in ufficio.  E, com’è noto, anche nella conquista del partner l’inganno “paga”, come conferma Sheryl Crow quando canta: “Mentimi, e prometto di crederti”.

Nelle attuali società rigidamente bloccate il “comportamento opportunistico” delle “lingue di miele” vive il suo trionfo e l’arte del lecchinaggio ha raggiunto una diffusione e vette inarrivabili. Colpa anche della civiltà dell’immagine che fa sì che gli uomini moderni siano, come non mai, ossessionati dal giudizio del prossimo, al punto da attribuirvi il senso della propria identità. E’ naturale, quindi, che il lecchinaggio, gratificando chi lo riceve renda sempre meglio accetto chi lo effettua, garantendogli favori e vantaggi.

Un meccanismo che ha una spiegazione scientifica. Henry Kissinger, che se ne intendeva, sosteneva, infatti, che il potere è l’afrodisiaco supremo. Più che la sua effettiva conquista, però, ad esaltare i potenti sembra sia la percezione dell’atteggiamento adulatorio dei cortigiani, che provocherebbe l’aumento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che provoca una reazione piacevole ed euforizzante. L’ “evoluzione” dei comportamenti umani e la diffusione del fenomeno, poi, ha fatto sì che adulatori, lecchini, ruffiani e leccaculo non siano più visti in modo negativo, anzi.

Come ogni “arte” il lecchinaggio poggia su doti innate sulle quali si inserisce una tecnica che stata codificata nei sette COMANDAMENTI DEL PERFETTO LECCACULO:

1) Individuare con precisione il soggetto da leccare.
2) Leccare in ogni situazione ed in ogni caso, senza temere di leccare troppo.
3) Leccare anche in assenza del destinatario.
4) Assicurarsi che la slinguazzata giunga a destinazione con decisione e con tanto di mittente.
5) Personalizzare la leccata a seconda del destinatario, scoprendone i punti deboli: figli, intelligenza, bellezza, professione, casa, squadra di calcio.
6) La pazienza è una delle virtù del leccaculo, che a volte deve lavorare sulla distanza.
7) Non desistere, anche se si è disturbati da altri concorrenti.

C’è, poi, leccaculo e leccaculo. Si possono, infatti, distinguere i seguenti TIPI:
Il LUNGIMIRANTE: guarda lontano, lecca oggi per incassare domani. S’ingrazia le simpatie del meccanico anche se la sua macchina, appena uscita dalla concessionaria, è perfetta, perchè non si può mai sapere!
Il CECCHINO: prende bene la mira e spara le sue leccate soltanto al potente di turno, a chi gli può servire nell’immediato per ottenere questo piacere o quell’altro favore.
L’ISTINTIVO: lecca tutto e tutti, sempre ed ovunque, perché è geneticamente predisposto. Non ha bisogno di allenarsi, gli viene spontaneo, ha un “dono di natura”.
Il CORTIGIANO: fa la corte all’impiegato appena assunto, solo per il fatto che è figlio di una persona molto importante al Comune, o è destinato a far presto carriera …..!
Il LECCONE DI SCAMBIO: campeggia su tutti per l’elevato tasso di rendimento. “Tu dici in giro che io sono bravo ed io faccio altrettanto con te!” Con questa tecnica si sono costruite dal nulla vere e proprie fortune ed intere carriere.

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