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“SONO”, la grande chance data dalla Cittadella di Aosta ai giovani artisti valdostani, alla ribalta della Saison Culturelle

Maria e Davide DSCF0140.jpgSono”, lo spettacolo musicale e visivo andato in scena il 28 febbraio al Teatro Splendor di Aosta, ha portato alla ribalta della Saison Culturelle la realtà creativa giovanile che gravita intorno alla Cittadella dei Giovani. Nato, infatti, da un’idea del cantautore Davide Dugros, il progetto si è sviluppato dal settembre scorso all’interno degli spazi della Cittadella dei Giovani sotto la direzione di Enrico Montrosset. «Nato, come voleva Davide, come un’attività performativa che riflettesse sull’identità,ha spiegato Enrico- l’abbiamo fatto virare su quella formativa che la Cittadella in questi anni ha portato avanti in vari campi.» Attraverso casting specifici sono stati, così, selezionati una ventina di ragazzi valdostani tra cantanti, musicisti, fotografi, videomaker, addetti alla comunicazione, tecnici e registi che hanno costruito lo spettacolo coordinati da Montrosset, Davide Dugros(per i musicisti) e William Novelli (per la promozione social, video e foto). Supportati da Natalia Crema, che ha danzato in alcuni brani, e da Rebecca Sbaiz, che ha collaborato con il regista Andrea Carlotto disegnando dal vivo delle immagini a supporto dei concetti espressi dai brani, i musicisti hanno messo in scena uno spettacolo che si è articolato in tre quadri.Nel primo, “Presa di coscienza- Eroe al contrario”, si sono ascoltati “Happyland”, “Human”, “The winner takes it all, “Hurt somebody”, “Listen toyour heart”, “To built a home”. “Mi sveglio!!- si leggeva nel programma di sala- Questo è ciò che potrebbe accadere… vivere nel mio spazio-tempo senza godere di ciò che sta al di fuori e anche avendo privato gli altri della mia vera persona. Pensavo di essere un eroe nell’essere riuscito a sopravvivere, ma forse nella vita reale sono solo stato un eroe al contrario”. Nel secondo quadro, “Acquisizione del potere”, si ascolteranno “Shallow”, “I lived”, “Natural”, “Break free” e Heroes”, per raggiungere nel terzo quadro un “nuovo equilibrio” con “Survivor, “Legendary”, “Highway to Hell” e “This is Me”. «L’idea è quella di un percorso verso la piena consapevolezza di ciò che si è.- ha continuato Montrosset- Da cui il titolo che occhieggia al mondo dei suoni.» Bravi i giovani protagonisti Alex, Lucien, Fosco, Filippo, Alice, Gaia, Federico, Giovanni, Michele, Michela, Giulia, Marco, Giorgia, Stefano, Asia, Beatrice, Chiara, Gilbert e Gabriele. Con una nota di merito per la “dannatamente sognatrice” Maria Filomena Rigolino che, dopo anni di karaoke, ha realizzato il sogno di essere su un palco importante a duettare con un professionista come Davide Dugros. «Al pubblico si è presentato come spettacolo musicale,- ha precisato Montrosset- ma per noi è anche un percorso didattico e professionalizzante che riflette la filosofia portata avanti in questi anni dalla gestione della Cittadella.» Il 31 marzo si concluderà ufficialmente l’appalto della struttura aostana, lo spettacolo è, quindi, anche un segnale di come ha lavorato in questi anni. «Abbiamo calcolato che tra il settembre 2015 e l’ottobre 2018 abbiamo totalizzato più di 183.000 presenze, ospitando 7919 eventi. In parte organizzati dalla direzione artistica e in parte grazie alle proposte del territorio, che abbiamo cercato di includere in un comitato allargato di direzione in modo che Cittadella diventasse un luogo aperto in cui ognuno potesse esprimersi. In cui io sono, per ritornare al titolo dello spettacolo. È questo il bilancio più positivo.»

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