fbpx
Musica Lirica

Il baritono valdostano FEDERICO LONGHI debutta con RICCARDO MUTI in “Falstaff”

1 Falstaff 11011827_10155928135845441_7664601661203130689_n

1 Falstaff 196016397_5419511101672099452_nÈ sogno? o realtà?” è una delle arie più famose del “Falstaff” di Giuseppe Verdi, ma, anche, quanto si è spesso chiesto negli scorsi giorni il baritono valdostano Federico Longhi. Il 23 luglio ha, infatti, coronato il sogno di tutti i cantanti lirici: essere diretto dal Maestro Riccardo Muti, interpretando proprio il Ford di “E’ sogno? O realtà” nell’allestimento per il Ravenna Festival che ha segnato il ritorno di Muti alla direzione di un’opera in Italia, dopo la traumatica separazione dal Teatro dell’Opera di Roma.

«E’ un’esperienza che mi rimarrà nella testa, nel cuore e nelle corde vocali,- racconta il quarantaduenne valdostano- perché poter collaborare con un Maestro di tale livello a questo punto della mia maturazione artistica credo sia il massimo cui si possa aspirare. Quando penso a chi ha diretto e con chi ha lavorato mi vengono i brividi

1 Muti CKlx6GzWUAAWtojLe prove per le tre rappresentazioni al Teatro Alighieri di Ravenna (il 23, 25 e 26) hanno costituito anche l’esordio della Riccardo Muti Italian Opera Academy, il primo corso per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti che Muti ha tenuto nella lunga messa a punto dell’opera. «Ci hanno affiancato in questi 20 giorni di intenso lavoro, perché Muti tira al massimo e richiede il top della concentrazione. Tutte le prove musicali le abbiamo fatte pubbliche in un teatro pieno, con un sacco di musicisti e cantanti uditori. D’altronde, come qualcuno ha scritto su Facebook, “quando Muti dirige Falstaff Verdi è in ascolto!”, e anche noi, che pure l’abbiamo fatto molte volte, l’abbiamo dovuto rianalizzare, ripulire e rendere come Verdi l’aveva scritto. E’ stata una scuola fantastica.»

Valdengo-1L’opera giunge a vent’anni dal debutto teatrale di Longhi (avvenuto in un “Barbiere di Siviglia” al Concorso Simionato di Biella). Il suo debutto in pubblico risale, invece, all’estate ’93, quando, ad Arenzano, duettò con il primo maestro, Giuseppe Valdengo, in “Signore, v’assista il cielo”, tratto proprio dal “Falstaff”. «Nello spiegarci l’opera Muti ha sempre citato Toscanini.- fa notare Longhi- E Valdengo lo aveva perfezionato proprio con Toscanini che, a sua volta, aveva lavorato con lo stesso Verdi. E’ un cerchio che, a livello di energia, musica e teatro, si chiude, o magari si apre

1 Longhi Federico-FalstaffLa prima di Ravenna è stata, naturalmente un trionfo, con tantissimi applausi per Muti e il cast in cui spiccava il gigantesco Kiril Manolov, interprete di Sir John Falstaff. «Quando alla prova generale gli ho chiesto: Maestro com’è andata l’aria? Ha risposto: “Non bene, benissimo”. E prima del debutto è venuto a salutarmi e, dandomi dei colpetti sulla pancia, mi ha detto “bene, bene”. I colleghi mi hanno detto che in “È sogno? o realtà?” mi ha fatto cantare come mai, conducendomi all’esplosione dell’acuto finale

Il 30 luglio ed il primo agosto lo stesso allestimento di “Falstaff, con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, moglie di Muti, sarà riproposto al Teatro Campoamor di Oviedo. Longhi poi tornerà all’Arena di Verona per alcune recite di “Tosca” ed in settembre volerà in Giappone con “Pagliacci”. In Valle si risentirà, probabilmente, in autunno per festeggiare i vent’anni di carriera con un recital alla Saison Culturelle.

1 Falstaff 11050831_10155911108570441_2783739330325896585_n

Rispondi

Scopri di più da Il blog di Gaetano Lo Presti

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading