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MUSICA Musica valdostana

I KYMERA mettono in scena la loro “UTOPIA” a Pont-Saint-Martin

Non c’è nulla come il canto che sappia entrare in rapporto diretto con le emozioni e l’immaginazione. Un rapporto che sconfina nella magia, visto che come scrive Curt Sachs, «la parola latina “incantatio”, formula magica, deriva da cantare e la parola inglese “charm”, incantesimo, da “carmen”, cioè canto in latino». Sono tutte considerazioni che si sono potute toccare con mano nel corso del concerto spettacolo “Utopia” che il 28 maggio i Kymera hanno messo in scena, in prima nazionale, all’auditorium di Pont-Saint-Martin(AO). «Si tratta di un viaggio incantato– hanno spiegano Davide Dugros e Simone Giglioche, attraverso atmosfere oniriche, vuole condurre gli spettatori nell’inconscio umano, in una dimensione ai confini tra realtà e fantasia.» Per farlo i due si sono avvalsi di una regia luci (molto fioche per ricreare il buio dell’inconscio), delle proiezioni multimediali di Valentina Nota (su un grande tulle posto tra il duo e gli spettatori), dei costumi ideati da Simone e, naturalmente, delle loro voci, il cui potere incantatorio è stato ampiamente sperimentato nel corso della partecipazione all’ultima edizione di “X Factor” (a Pont- Saint-Martin erano presenti i loro “colleghi” Nathalie Giannitrapani e Stefano Filipponi). Parlando all’immaginazione, le voci dei “Kymera” hanno il naturale sbocco in spettacoli multimediali complessi come “Utopia”, la cui riuscita è stata frutto di un lavoro matto e disperato e dell’apporto di molti amici. Tra questi Enrico Ruggeri, la cui voce narrante ha fatto da filo conduttore ai quattro quadri in cui Davide e Simone hanno diviso lo spettacolo. Più precisamente: la partenza per il viaggio dentro sé stessi; l’arrivo nell’inconscio dove si ritrovano aspetti dimenticati della propria personalità e la voglia di inseguire i sogni; il ritorno alla realtà forti dell’esperienza vissuta e della voglia di realizzarli e, infine, il coraggio di portare nella propria vita i cambiamenti avvenuti. “Avvolte dalle tenebre dell’ignoto ogni cosa assume forme ostili– conclude la voce di Ruggeri- Poi una voce accarezza i ricordi e dice: credo. E’ la voce della speranza, il motore che sprigiona il coraggio di ricominciare. Quello che in molti chiamano: AMORE”. Musicalmente il tema è stato sviluppato in quattro blocchi di canzoni, durante i quali, i Kymera, accompagnati dalle basi musicali, hanno eseguito tutto il loro cd “Argento e nuvole”, alcuni hit come “Atlantide” e “It’s beautiful day” e tre brani inediti. «In “Senza ritorno”– ha spiegato Davide- cantiamo di quanta poca importanza si dia al tempo, salvo poi lamentarsi di non averne mai. “La corte dei perché” parla, invece, di come molto spesso ci lasciamo dominare dalle domande senza essere in grado di trovare le risposte che ci permetterebbero di condurre la vita che vorremmo. In “Planetarium”, infine, sottolineamo l’importanza dei sogni e della capacità di lottare per realizzarli. Non c’è nulla di utopico se ci si crede e si lotta per ottenerlo, forti della speranza che l’utopia diventi realtà.»                                                                                  

5 commenti

  1. assolutamente innovativo ,bello ,atmosfere magiche…bravissimi ,voci e talento straordinari…non perderei un solo dei loro spettacoli

  2. E’ stata una meravigliosa esperienza, un vero viaggio nel Mondo Chimera! lo consiglio a tutti!

  3. Spero con tutto il cuore che sia la data “zero” di un lungo tour….
    È stato uno spettacolo emozionante, curatissimo, con grandi effetti e soprattutto due voci notevoli!
    Quanta professionalità e talento! Fantastici!!!

  4. Credo che tutti debbano concedersi la possibilità di ascoltare una particolarità così coinvolgente e magica…

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