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Valle d'Aosta

Presentata la SAISON CULTURELLE 2013-14, quella “dell’anno zero” per la riduzione dei costi e la nuova sede (il teatro Splendor)

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1 Saison OK P1180459E’ la Saison anno zero”, ha detto Elmo Domaine presentando, l’11 ottobre, la Saison Culturelle 2013-2014, la più importante rassegna di spettacoli valdostani.

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Il dirigente dell’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura ha parlato per ultimo, dopo che all‘ex-cinema Splendor di Aosta si erano rapidamente susseguiti il nuovo assessore, Joëll Farcoz, e i consulenti Isabelle Godecharles (per gli spettacoli e le conferenze francofone), Emanuela Lagnier (per la musica) e Carlo Chatrian (per il cinema).

Ed è stato proprio Domaine (“l’anima della Saison”, come l’ha presentato Farcoz) a illustrare la filosofia della ventinovesima edizione della rassegna, che quest’anno ha scelto il tema grafico di Thomas Linty della cultura come pane quotidiano.

1 Domaine P1180452“Anno zero”, ha spiegato Domaine, per l’inevitabile razionalizzazione dei costi legati alla crisi. Il passaggio del finanziamento regionale da 1 milione e 400 mila a 900.000 euro non ha, comunque, impedito di mettere in cartellone 36 spettacoli, 50 film, 9 conferenze e gli appuntamenti con il teatro popolare.

Ma “anno zero” anche per la sede, che si concentrerà all’ex cinema Splendor, abbandonando lo storico “Giacosa” ed il Palais di Saint-Vincent (in corso di smantellamento).

Inevitabilmente a soffrire maggiormente, per la riduzione dei costi e l’indisponibilità di una sede capiente, è stata la musica che non ha in programma nessun grosso nome, almeno di quelli che negli anni scorsi facevano scoppiare il Palais.

Lo ha ammesso anche Domaine, che si è affrettato a precisare che quest’anno è auspicabile che il “pubblico valdostano sia più curioso ed attento del solito…e che il lavoro delle scorse Saison faccia riporre fiducia nelle scelte fatte quest’anno, spingendo ad uscire la sera per scoprire la bontà delle nuove proposte”.

baustelle-fantasma_784x0Ha pure indicato i tre concerti che, secondo lui, spiccano in un cartellone animato da “uno spirito trasversale ed aperto a tutte le età”: i Baustelle (29 novembre), che apriranno ad Aosta la tranche invernale del tour promozionale dell’ultimo cd “Fantasma”, il rapper Salmo (13 dicembre) e “L’ultima Thule” (7 febbraio), spettacolo proposto dalla storica band di Francesco Guccini, che, dopo il ritiro del cantautore emiliano, è stato sostituito da Danilo Sacco.

saba tetti-1083955_0x440Per il resto la musica più “leggera” sarà coniugata con la parola, negli spettacoli di Giorgio Faletti (4 novembre)  e Lorenzo Monguzzi e David Riondino (15 novembre), si affiderà allo showman Massimo Lopez per sdoganare il jazz della Sing and Swing Jazz Company di Gabriele Comeglio (17 dicembre), e si aprirà alle musiche del mondo con Zibba con Carlot-ta e Susanna Parigi (10 gennaio) e l’italo-etiope Saba Anglana con Fabio Barovero (11 aprile).

La Musica Classica sarà, invece, rappresentata dalla Serata Mendelssohn con l’Orchestra Sinfonica Rossini diretta dal violinista Massimo Quarta, dalla pianista venezuelana Gabriela Montero (9 marzo), dalla violinista norvegese Vilde Frang (28 marzo) e dal chitarrista Milos Karadaglic (7 aprile).

1 susanna 963262041_1027002640_nTra i musicisti valdostani la novità è rappresentata dalla SFOM Jazz Orchestra (il 13 maggio) in un cartellone che annovera anche l’Orchestre d’Harmonie du Val d’Aoste per il Concert du Nouvel An (4 gennaio), i musicisti dell’Istituto musicale ed alcuni cori valdostani che, diretti da Stephanie Pradouroux, interpreteranno, nella Cattedrale di Aosta, il Requiem di Mozart (3 aprile) e Maura Susanna e Federico Longhi che faranno un omaggio ad Edith Piaf (30 aprile).

Valdostana è anche Nuovababette Teatro che il 4 aprile interpreterà “Togliamo il disturbo”.

albanese hh-14271412Il settore Teatro, dove non c’è più la consulente Alessandra Celesia, sembra quello meno colpito dai tagli vista la sfilza di grandi nomi televisivi che annovera: da Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti (il 10 dicembre con “La scena” di Cristina Comencini) a Luca Barbareschi (il 14 gennaio con “Il discorso del re”), da Lucrezia Lante Della Rovere (il 25 febbraio con “Come tu mi vuoi”) ad Antonio Albanese (il 5 marzo con i suoi “Personaggi”). E, ancora, Elisabetta Pozzi (il 26 marzo con Giovanna d’Arco) e Vanessa Gravina (il 6 maggio con “A piedi nudi nel parco”.)

Silvia Azzoni -HA-Hamburg-HamburgProprio gli spettacoli teatrali potrebbero, però, evidenziare alcune pecche del nuovissimo Splendor.  Domaine ha, infatti, annunciato che, siccome “la visione dalla galleria non è dappertutto ottimale”, non ci saranno, al contrario degli scorsi anni, posti numerati, in modo da valutare insieme al pubblico eventuali problematiche.

Completano il programma della Saison Musical e Operette (“My fair lady” il 25 novembre, “Sugar” il 28 gennaio e “Cantando sotto la pioggia” il 4 febbraio), la Danza (Les Ballets Jazz de Montreal il 18 febbraio e l’ètoile Silvia Azzoni il 23 marzo), la programmazione in francese (che aprirà la Saison il 29 ottobre con “Gigi” di Colette,  e comprende, tra gli altri, il duo femminile Brigitte, il 5 dicembre, ed il folk-rock dei belgi Camping Sauvach, il 20 marzo) ed, infine, il Cinema (50 film invece dei 60 dello scorso anno).

3 commenti

  1. Non trova assurdo che in un teatro nuovo di zecca, frutto di decenni di lavori, la visione dalla galleria non sia dappertutto ottimale, che non si sappia ancora bene dove si piazzeranno i mixer, ecc.? Questa sensazione di improvvisazione, di andare a tentativi, di vivere alla giornata, non è proprio il miglior biglietto da visita per una città che pretenderebbe di diventare la capitale europea della cultura…

    1. Trovo assurdo e tristissimo questo errore di progettazione, infatti l’ho evidenziato nel post e su Facebook. Trovo molto triste anche che nessuno dei tanti giornalisti presenti in uno dei molti articoli (cartacei o web) o servizi televisivi fatti sulla presentazione della Saison lo abbia riportato

  2. E quindi se la visione dalla galleria non sarà del tutto ottimale…e i posti non saranno numerati… il pubblico dovrà correre ore prima per assicurarsi il posto migliore? Altro che “andare a teatro” con calma e tranquillità per godersi la serata. Sarà una corsa contro il tempo e la maleducazione! Come sempre complimenti a chi si vanta di poter candidare Aosta capitale europea della cultura quando la cultura è tagliata, i teatri inesistenti, e le strutture (quanti anni per completare l’ex cinema Splendor???????) non adeguate.

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