Lo slogan, “I have a stream”, con cui, nel giugno 2012, fu lanciato un concerto in diretta streaming dei dARI, potrebbe essere fatto proprio da tutti i musicisti pop-rock (e non solo). La possibilità di raggiungere i fans a domicilio, in diretta via web, è, infatti, il sogno (lo slogan giocava sull’assonanza con “I have dream”, l’incipit di un famoso discorso di Martin Luther King) che accomuna pop star e musicisti di belle speranze.
L’esempio più eclatante è il successo (come ascolto e come adesioni) dell’iTunes Festival, che nella scorsa edizione, svoltasi dal 1° al 30 settembre, ha trasmesso in streaming i concerti di gente come Lady Gaga, Queens Of The Stone Age, Arctic Monkeys, Elton John, Primal Scream e Justin Timberlake.
In Valle in prima linea in questa nuova tendenza è Radio Proposta in blu, l’emittente radiofonica della Diocesi di Aosta, che, grazie alle inclinazioni tecnologiche del direttore Don Daniele Frimaire ed un furgone regia che consente le dirette, da anni trasmette concerti di varie rassegne locali (da Etétrad all’Aosta Sound Fest, dalle Floralies Vocales alla Saison Culturelle).
La sera del 13 ottobre la radio ha fatto le cose ancora più in grande, organizzando lei stessa un concerto evento al Thèâtre de la Ville di Aosta che ha trasmesso in diretta sulle sue frequenze ed in streaming sul sito www.radiopropostainblu.it.
Protagonisti sono stati L’Orage, che, oltre a suonare, sono stati intervistati dai conduttori storici dell’emittente (Paola Borgnino, Fabiola Megna ed Ettore Danna) ed hanno risposto alle domande del pubblico a casa arrivate per via telefonica, mail o SMS.
Ne è venuto fuori un concerto-intervista frizzante grazie al ritmo imposto dai conduttori ed alla verve del gruppo valdostano, che, oltre a validissimi musicisti, vanta facondi parlatori.
Più colto e in punta di penna si è confermato, per esempio, il leader Alberto Visconti che, rifiutando l’etichetta di poeta appioppatagli da un’ascoltatrice, ha detto: «Rispondo citando le parole di Benedetto Croce ricordate spesso da De Andrè (applauso del pubblico, n.d.r.): fino all’età di diciotto anni, tutti scrivono poesie, ma dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle solo due categorie di persone: i poeti e i cretini. Quindi io, per precauzione, preferisco considerarmi un cantautore.» Per, poi, dissertare sulla sua passione estetica per il mondo “verdeggiante” della letteratura francese dell’Ottocento ed annunciare che in autunno farà dei corsi su come si scrivono le canzoni alla Scuola Holden di Torino.
Più esplosivo e sbracato, invece, Vincent Boniface, magnifico musicista, che, però, mitagliando parole alla stessa velocità con cui usa suonare i suoi strumenti, è anche inciampato su frasi del tipo “da una parte a questo tempo” o “i capelli imbianchiscono”, che, comunque, nn hanno fatto altro che conquistargli ancor più le simpatie del pubblico.
A metà strada tra i due si è mosso, in souplesse, Remy Boniface, che, non a caso, ha confessato di avere nel gruppo una funzione di collante, sia musicale che umano, facendo da paciere quando, inevitabilmente, le micce si accendono tra le altre forti personalità.
Con l’apporto di Memo Crestani, Stefano Trieste e Florian Bua (mancava il percussionista Ricky Murray), i tre si sono, poi, confermati una perfetta macchina da musica e da festa, capace, come pochi, di alternare variegate atmosfere musicali (dall’etnico al cantautorale, dal funky al progressive), unificandole e vivificandole con una perizia ed un affiatamento ormai perfetti.
Il concerto intervista sarà replicato sulle frequenze di Radio Proposta e in streaming sul suo sito www.radiopropostainblu.it alle 21 di sabato 19 ottobre.