Sembra sia stato l’isolamento, dovuto alla collocazione geografica e alla carenza di percorsi viabili, a determinare il particolarismo di Cogne, che si è riflesso nella parlata, nell’architettura rustica, nei costumi tipici e nella musica.
La tradizione musicale, in particolare, è, da 58 anni, custodita dai Lou Tintamaro in cui è cresciuto il quarantacinquenne Erik Val, che prima aveva fatto parte dei Lou Tintamaro Enfants con Denis Lanaro.
I due cogneins hanno, però, sempre amato anche Neil Young, Pearl Jam, Pink Floyd e AC/DC. Una passione che nel 2012 li ha portati a formare i Tinta Ma Rock, il primo gruppo rock espresso da Cogne (l’evidente ispirazione del nome a quello del gruppo folcloristico in concerto viene negata, rivendicando, piuttosto, il significato di rolling stones”, nel senso di sassi rumorosi). Insieme ai chitarristi Davide Gerard e Kevin Val ed al batterista Cristian “Super Chef” Lovison, hanno rodato in vari concerti tenuti in Valle un repertorio basato sulle composizioni originali che Denis, cantautore occulto, accumula da anni.
Otto di questi pezzi sono adesso confluiti nel cd “Un volo leggero”, registrato nello studio MeatBeat, che ha dato una veste rock-blues al mondo musicale di Lanaro, caratterizzato anch’esso da un particolarismo che lo pone al di fuori delle mode e dei generi.
Con una voce molto simile a quella di Ligabue, canta della sua realtà lavorativa (è responsabile delle piste di Cogne) in “Io sono un gattista” e “Il gattista innamorato”, ma, anche, del sogno americano di “Jack & Nancy” e di amori, lacerati dai bisturi della chirurgia estetica (“Eri”) o rasserenanti (“Su questa strada”). Il tutto inserito “In questa folle realtà” in cui “chi muove i fili se la ride dei problemi che hai” ed è meglio essere cani solitari che intrupparsi coi tanti che “vogliono cambiare il mondo e urlano tutti in coro, ma aspetta solo un pò e poi saran cambiati loro.” Per sopravvivere non resta che abbandonarsi ad “un volo leggero” che eviti rovinose cadute. Gli unici pezzi non di Lanaro sono la tradizionale “La piola dei sedici compagni” e “Vanessa” del chitarrista Gigi Ferrara, che vi fa un’ospitata con un efficace assolo.