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Musica Classica

ALESSANDRO QUARTA conquista il pubblico dello Splendor di Aosta con i suoi “The Five Elements”

«La più grande soddisfazione che ho avuto è stato vincere il pregiudizio, facendomi conoscere nel mondo per ciò che sono e faccio». Parole del quarantasettenne violinista salentino Alessandro Quarta che la sera del 6 dicembre si è esibito al Teatro Splendor di Aosta, nell’ambito della Saison Culturelle. Anticonformista, a 30 anni ha tolto il frac alla sua musica. In senso letterale, ma anche metaforico, abbandonando il rituale che caratterizza i concerti classici (mondo in cui è cresciuto e di cui il fratello Massimo, Premio Paganini 1991, è un protagonista). «Io voglio fare il musicista non il modello. Per il fatto di salire sul palco coi jeans e la maglietta con cui avevo fatto le prove ho dovuto navigare in un oceano di pregiudizi. Ma quando uno viene ad un mio concerto gli occhi li deve chiudere per lasciarsi trasportare nel mio mondo».

Viaggio in cui ha coinvolto anche gli spettatori dello Splendor, proponendo la sua ultima composizione, “The Five Elements”. Cinquanta minuti di una musica visionaria e ricca di colori e cambi di atmosfere musicali. E’ passato, infatti, dal valzer malinconico che evoca quella vecchia signora che è la “Terra” alle atmosfere medio orientali di “Acqua”, dallo stile seicentesco di “Aria” al tango cubano di “Fuoco”. Con un “Prologo- La Creazione” ed il conclusivo “Etere”, musica evocativa composta “in maniera sartoriale per e su Roberto Bolle”. «Con Bolle collaboro dal 2018 quando mi chiese di scrivere un brano di 12 minuti che intitolò “Dorian Gray”. E’ stato un successo che mi ha permesso di suonare con lui sui palchi di tutto il mondo. Per cui quando mi ha chiamato per chiedermi di scrivergli un altro brano avevo qualche timore. Alla fine gli ho dedicato “Etere”, l’elemento che per i Greci era la bellezza assoluta ed univa gli altri elementi».

Bolle è solo una delle tante sue prestigiose collaborazioni con popstar che annovera, tra gli altri, Lucio Dalla, Boy George, Liza Minelli, Jovanotti, Lenny Kravitz, Celine Dion, Santana.

“The Five Elements” ha debuttato il 30 settembre allo Stradivari Festival di Cremona. Ad Aosta è stato eseguito per la prima volta in forma solistica con il quintetto I Solisti Filarmonici Italiani ed il pianista Giuseppe Magagnino.

«Un solista non può mai suonare bene da solo.– ha precisato Quarta al termine del concerto- La cosa più importante è l’armonia che si stabilisce tra di noi e con voi, perché è un dare-avere tra l’artista e il pubblico. Noi vi scaldiamo il cuore e voi ci date fiducia e viceversa. Mi fa piacere che mi dicano che sono bravo, ma ancor più che sono riuscito a dare un’emozione. Come spero sia successo stasera».

Quarta ha suonato il suo prezioso Alessandro Gagliano del 1723. Anzi, come ha precisato è stato suonato. «Uso il violino senza spalliera per cui sento tutte le vibrazioni del legno sul mio corpo, ed è una cosa meravigliosa».

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