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MUSICA

Per una sera i KYMERA nuovamente profeti in patria

Come succede nelle famiglie in periodo di crisi, anche nelle rassegne musicali valdostane di questa estate si tende sempre più a fare coi prodotti che si hanno in casa. Ci si accorge così che, grazie ad una generale crescita qualitativa dei musicisti locali, i concerti “a chilometri zero” riescono a soddisfare anche i palati più fini. E’ il caso dell’appuntamento dell’Aosta Sound Fest che il 25 giugno ha visto sfilare sul palco dello stadio Puchoz tre gruppi che rappresentano il lato più soft della scena locale: i PolEnTino, la MB Band e, soprattutto, i Kymera. L’ultima volta che questi ultimi si erano esibiti ad Aosta era il 30 ottobre dello scorso anno, per un concerto, alla Cittadella dei Giovani, che Davide Dugros e Simone Giglio avevano organizzato per ringraziare i fans che li stavano sostenendo nell’avventura X Factor 4. Questa volta hanno fatto vedere come il loro percorso artistico si stia evolvendo dalle pregevoli interpretazioni di brani altrui (in questo caso le ruggeriane “Polvere” e “Atlantide”) alla proposta di proprie composizioni, come “Eden” e l’inedito “Planetarium”. «Quest’ultimo è stato un omaggio per i nostri fans ha spiegato Davide- Vi sottolineiamo l’importanza dei sogni e della capacità di lottare per realizzarli. Non c’è nulla di utopico se ci si crede e si lotta per ottenerlo, forti della speranza che l’utopia diventi realtà Inevitabilmente si è tornato a parlare di “Utopia”, il concerto spettacolo che il 28 maggio i Kymera hanno messo in scena, in prima nazionale, all’auditorium di Pont-Saint-Martin. Quali sono state le ripercussioni? «Entusiastiche tra i nostri fans che sono arrivati da tutta Italia. C’è stata, anzi, più affluenza da fuori che dalla Valle. Anche gli addetti ai lavori presenti sono rimasti molto soddisfatti perché hanno capito l’originalità del progetto. Abbiamo stabilito contatti che stiamo portando avanti e che potrebbero riguardare anche l’estero.» Tra i fans attirati a Pont-Saint-Martin dal viaggio musicale nell’inconscio dei Kymera c’erano anche Nathalie Giannitrapani e Stefano Gentiloni, loro compagni d’avventura nella scorsa edizione di “X Factor”. «Alla fine erano entusiasti– ha raccontato Davide- e ci hanno detto che hanno visto la nostra vera essenza e toccato con mano il potere di coinvolgimento che ha il nostro progetto, che è ben diverso dalle covers interpretate a X Factor.» A parte “Everything I do”, con Davide alla chitarra acustica, e “My precious one” a cappella, al Puchoz i Kymera si sono esibiti con le basi musicali. Per ascoltarli in Valle accompagnati da un gruppo musicale bisognerà aspettare il 6 agosto quando si esibiranno a La Thuile per “Esta Thuile”. «Quello sarà un vero concerto di un’ora e mezza con un trio di bravissimi musicisti milanesi. Sarà un modo simpatico per festeggiare l’estate interpretando alla nostra maniera celebri covers e qualche nostro brano. »                                                                                                 

3 commenti

  1. Ho seguito l’esibizione dei Kymera tramite la radio, in diretta: anche questa volta sono stati meravigliosi! Ho apprezzato moltissimo sia l’interpretazione dei brani altrui, sia il loro bellissimo pezzo “Planetarium” che ho avuto la fortuna di sentire già dal vivo durante lo spettacolo Utopia il 28 maggio scorso. Grandi Kymera!
    Ross

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