La memoria, come il boomerang, prima o poi ti torna indietro. E allora anche ai più scettici, disincantati, cinici non rimane che arrendersi ai propri ricordi. Una regola che si è confermata il 4 maggio per il Boomerang, la discoteca di Plan Felinaz che, tra il settembre 1984 ed il dicembre 1995, è stato un punto di riferimento della movida valdostana.
Il “Boomerang Party- 20 years after 1993-2013”, organizzato da Gigi Russo ed Andrey Spinella al “Circoloko” di Charvensod, ha, infatti, scatenato la febbre per il revival del periodo, tra il 1993 ed 1995, in cui il dj aostano selezionava la musica del locale. Stessa musica, stessa gente (con venti anni in più), stesso entusiasmo.
«Il Boomerang si distingueva– ha spiegato Spinella- perché vi si poteva ascoltare tutta la musica che non era quella commerciale da discoteca che imperava negli altri locali. Io ho dato una svolta rock, selezionando gruppi che, probabilmente, senza di me ad Aosta non si sarebbero sentiti, contribuendo, così, alla formazione del gusto musicale di una generazione. In quel periodo la discoteca era talmente unica che veniva tantissima gente anche dal Canavese. Ricordo, una sera, una fila di macchine parcheggiate che arrivava fino alla rotonda di Pont Suaz.» Ricordi che ancora oggi Andrey rivive con l’entusiasmo del ragazzo con capelli lunghi, camicia a scacchi e scarponi militari (effigiati anche nel manifesto del Party) che alla “clinica” (come il Boomerang veniva soprannominato) aveva iniziato una carriera tutt’ora in corso.
Ma il locale, gestito da Dario Cardellina e Donatella Giamberini, durante la sua storia ha visto succedersi molti altri deejays valdostani: da Maurizio Stefanoli a Bob Sinisi, da Dario Girelli a Domenico Rocca. «Il primo è stato Alex Badella.- ricorda la Giamberini- All’epoca si chiamava Boomerang Video Club perchè è stata la prima discoteca a dotarsi di due megavideo su cui proiettavamo immagini e video musicali. Non a caso lo slogan con cui è stato lanciato era: oltre la musica. Avevamo anche macchina del fumo, pista illuminata e laser computerizzato per cui per un certo periodo la serata veniva introdotta da uno show musico-luminoso. Per l’epoca era una discoteca di tendenza che si rivolgeva ai giovani.»
Altra caratteristica del locale era che si trattava di un club privato a cui bisognava tesserarsi. Questo permetteva, come recita un depliant dell’epoca, di selezionare “gente di buon gusto e classe”, e, soprattutto, di liberalizzare l’orario. «Il che faceva sì- osserva la Giamberini- che alle 3, quando gli altri locali chiudevano, tutti si riversassero da noi.»
Musica a parte, periodicamente al Boomerang venivano organizzate feste da parte di uno staff di animazione che negli anni Ottanta contò sulla celebre Kaos Gang. Vi si svolsero anche spettacoli con ospiti illustri come I Fichi d’India, Giorgio Faletti e Marco Baldini (la spalla di Fiorello).
«Finché– conclude Dario Cardellina- hanno pensato bene di costruirci sopra degli alloggi per poi dire che inquinavamo acusticamente. Così nel dicembre 1995 ci siamo trasferiti al Liberatutti di Via Chambery, ma quella è un’altra storia.»
CHE MALINCONIA DI TEMPI ANDATI E CHE NON TORNERANNO MAI MAI PIU 😉
Alex Badella, non Max…
Grazie per la correzione !