Figlio di alcune teorie dei Futuristi, il libro d’artista tende ad esaltare il valore culturale e creativo del libro-oggetto d’arte trasfigurandolo in forme e materiali particolarmente curati e, spesso, inconsueti.
Nel caso di “Tre x Tre di Me”, il libro d’artista presentato l’11 luglio al ristorante Sur Place, il catalano Jaume Aldabo Peremarti ha realizzato una scatola di nove bonbons, ciascuno dei quali è costituito da strisce di carta piegate a fisarmonica (nel formato leporello) in cui nove poesie dell’aostana Maria Adele Sinisi sono state illustrate dallo spagnolo con la raffinata tecnica di incisione “el grabado”.
«Il tema dei bonbons– ha spiegato la Sinisi, che ha alle spalle una lunga storia di anoressia- simbolizza la tentazione che per anni ho avuto ma respinto. Non solo verso il cibo, con conseguenti problemi di anoressia, ma, anche, nei confronti dell’amore e delle emozioni. Il titolo “Tre x Tre di Me” si riferisce al fatto che tre poesie sono legate ad un passato di malattia, tre ad un presente di rinascita e tre ad un futuro, spero, d’Arte.»
Come per il precedente “Prendetemi in parola”, pubblicato nel 2012, il libro ha per la Sinisi anche una valenza terapeutica ben resa nella poesia “2 di UNA” che gioca, anche graficamente, con le lettere “I” e “O” per ricongiungerle in un “IO” che annulla la distanza mente-corpo.
Come spesso succede per il libro d’artista, l’opera è stata stampata da El Bollidor d’Art di Manuel Riccardi in una tiratura limitata di due sole copie (costate ciascuna 800 euro circa), la cui realizzazione ha avuto per i due artisti lo stesso valore di crescita interiore di un artigianale mandala. «Siamo accomunati dalla fede buddista– conferma Jaume- per cui realizzare il libro è stato come recitare la preghiera Daimoku, creando un’armonia tra noi che ci ha permesso di vincere una sfida ai nostri limiti ed alle difficoltà esterne. Grazie al cuore, perché è solo il cuore che conta.»
bello
M i sembra una mervaiglio. L’ho già detto. Carmen