“I’m just jealous of the angels around the throne tonight”. Come nella canzone di Donna Taggart, Jean Paul Romeo è geloso degli angeli che stanotte si ritroveranno intorno al trono sua mamma, Maureen Gallagher, la ballerina scozzese morta la mattina dell’8 agosto all’Ospedale di Aosta. Aveva 64 anni, 39 dei quali passati ad insegnare ai corsi di danza classica e moderna del CRAL Cogne. Nata a Glasgow da genitori di origine irlandese, aveva iniziato a ballare a 3 anni grazie all’incoraggiamento della mamma. «Non avendo potuto fare la ballerina per motivi economici,– mi aveva raccontato- aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per fare studiare la figlia, per cui è andata a lavorare in fabbrica per pagarmi le spese per gli studi, i costumi e le trasferte.» Accanto agli inevitabili balli tradizionali irlandesi e scozzesi (da “Highland fling” a “Sword dance”) ed al tip-tap (di cui aveva vinto il campionato scozzese), aveva presto cominciato a lavorare in compagnie di varietà. In patria (dove si era esibita alla presenza della principessa Margaret e di Sean Connery) e all’estero. Anche in Italia, dove nel 1972, dopo un tour in Sicilia con Lara Saint-Paul, si era esibita a Saint-Vincent per “Il Disco per l’estate” ed alla Lanterna di Saint Pierre. Era stato in quell’occasione che aveva conosciuto il valdostano Fortunato Romeo, con cui aveva iniziato una fitta corrispondenza epistolare con episodici incontri in alcune tappe del tour europeo. «Mi piaceva, ma ero giovane e non volevo fidanzarmi.– mi aveva confessato- Tornata a Glasgow, nel febbraio 1973 ho avuto incidente d’auto che mi ha costretto a due mesi d’ospedale, e lui è venuto a trovarmi. Così in estate sono venuta un mese ad Aosta, e…l’estate dopo ci siamo sposati.»
Dopo la nascita dei due figli (Natascia e Jean-Paul), nel 1978 Maureen aveva preso il posto di Mireille Roche alla guida degli storici corsi di danza classica e moderna del CRAL Cogne, dove ha insegnato fino al saggio di quest’anno. Da allora sono state migliaia le allieve («i maschi sono pochi, perché si stufano dell’ambiente femminile») che hanno seguito i suoi corsi. «Il mio è il mestiere più bello del mondo, perché è una gioia vederli pian piano imparare, per, poi, ballare al saggio finale. Soprattutto le più piccole sono fantastiche. E, poi, ti rendi conto di come il tempo passi quando scopri che una delle mie prima allieve è già nonna.»
Il 27 febbraio 2014 le sue “bimbe” l’avevano commossa organizzando, coi figli, un grande flash mob davanti alla Porta Praetoria per festeggiare i suoi 60 anni. Avevano ballato sulle note di “Happy” di Pharrel Williams, ma era echeggiato anche “Supercalifragilistichespiralidoso, «perché i miei allievi mi dicono che, proprio come Mary Poppins, risolvo i problemi.»
«Era benvoluta da tutti– conclude la figlia Natascia- Un mio zio sostiene che anche i sassi le volevano bene, le sue “bimbe”, poi, l’adoravano. Ricambiate. Quando, qualche mese fa, le era stato diagnosticato un brutto male, il primo pensiero era stato per loro. Sperava avrebbero trovato qualcuno che le avrebbe amate come le aveva amate mamma Maureen. Le ultime sue parole sono state per loro.» I funerali di Maureen Gallagher si terranno venerdì 10, alle 15.45, alla chiesa di Saint-Martin de Corleans.