La frutta ha sempre goduto grande fortuna nel mondo del pop-rock: dalla mela, simbolo dei Beatles, alla banana di Andy Warhol che campeggiava nella copertina in un celebre disco dei “Velvet Underground”. A completare l’assortimento arriva adesso la pera, o meglio il cantautore vercellese Luca Pera, che, a scanso di equivoci, la esibisce in palmo di mano nella copertina del cd “Buona strada” appena pubblicato. Strettamente collegato al frutto c’è il cavo jack di una chitarra, a ribadire una passione sfrenata per la musica. «Quando uno ce l’ha, la porta avanti in qualsiasi modo», afferma Pera, che, non a caso, nella canzone che apre il cd si definisce “l’ultimo dei sognatori”, mentre “In continuo movimento” ribadisce che “mica sempre devi addormentarti per sognare”. E’ stato, proprio, il sogno di una vita più a contatto con la natura («mi piace la montagna e adoro sciare») che nel 1997 lo ha spinto a trasferirsi in Valle, dove vende birra e fa manutenzione di impianti di spillatura. In fondo “le vallate colorate non son poi così distanti”, come ha scritto nel testo di “Aria nuova”, la canzone composta nel 2009 con Carlo Benvenuto ed Andrea Dugros che, interpretata da una ventina dei migliori cantanti valdostani, è servita a raccogliere fondi per aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto dell’aprile 2009. «Mi piacciono le canzoni non troppo impegnate ed orecchiabili e sono “malato” per i testi.- ammette Pera- Fin da quando, a Vercelli, avevo una cover band che si chiamava gli “Stonea” ho voluto cantare in italiano, avendo come modelli i grandi cantautori, in particolare Edoardo Bennato e Vasco Rossi.

Tra l’altro, quando, a Vercelli, facevo il restauratore di mobili antichi lavoravo con Alberto Rocchetti, l’attuale tastierista di Vasco, che adesso è calvo ma all’epoca aveva una folta capigliatura bionda cotonata.» La lunga gavetta si sente nel solido impianto delle canzoni di “Buona strada”, un cd che scorre via veloce con gioiellini come il maestoso incedere gospel di “Dove sarà” (che vede ai cori Selina Iussich e il veterano Santino Rocchetti) o il duetto con Debora Boca in “Se fossi te” o, ancora, l’ironica “Tempo”, che parla della “cronofagia” che ci porta a non avere mai tempo per niente. Accanto al preponderante contributo dato dai musicisti dell’aria vercellese (dal chitarrista Davide Limina al batterista Loris Rocchetti), hanno partecipato alle registrazioni i valdostani Salvatore Presta (fisarmonica) e Piero Ienaro (tromba). «Ho chiesto loro di aiutarmi a far venir fuori un cd che non sembrasse quello di un cantautore. Nell’ultimo pezzo, l’acustica “Buona strada”, viene, però, fuori la mia vera anima. E’ un augurio di un buon viaggio che è il tema dell’album. Viaggio inteso sia in senso fisico che interiore. La mia filosofia è che bisogna essere in continuo movimento, fosse anche solo per fare un giro intorno a casa, perché l’importante non è la meta ma il viaggio.» Il cd autoprodotto («perchè volevo che suonasse come piace a me») è in vendita nei negozi di dischi aostani ed è scaricabile a pagamento con PayPal dal sito http://www.luca pera.it.
