Per timore di un temporale, la festa musicale che, da quattro anni, ANPI e Collettivo Studentesco organizzano, ad Aosta, per ricordare la Liberazione, è stata, all’ultimo momento, spostata dall’abituale Via Croce di Città al chiuso dell’Espace Populaire.
Decisione prudenziale e, forse, affrettata, perchè alla fine l’atteso temporale non c’è stato. Almeno nel pomeriggio, quando era programmata la Festa. C’è stato,invece, la sera, dentro l’Espace, ed è stato musicale.
Preannunciato dai tuoni e fulmini delle esibizioni di Boj & Good People e Ombra, intorno alle 23.30 a scoppiare è stata, infatti, la tempesta emozionale scatenata da L’Orage (in francese, temporale), il gruppo valdostano in una delle prime esibizioni dopo la registrazione del nuovo cd allo studio Terminal 2 di Roma con la produzione del cantante Enrico “Erriquez” Greppi della Bandabardò.
«A noi il 25 aprile piace parecchio.– ha precisato il team leader Alberto Visconti- La Liberazione dal Nazifascismo è gran cosa e pensiamo che vada celebrata come si deve. Pur non essendo un gruppo schierato politicamente, ci riconosciamo totalmente nei valori di antifascismo e Resistenza. Cosa importante in questo periodo pieno di gente che ha paura degli immigrati “cattivi”, al punto che anche in Valle d’Aosta sembra si sia dimenticato il concetto di solidarietà.»
Si riferiva alla valanga di reazioni, molte delle quali razziste, suscitate da un suo post su Facebook del 17 aprile in cui, commentando la decisione del Presidente della Giunta Regionale di non accogliere 50 profughi, aveva scritto: «Riguardo alla faccenda dei profughi: Mi vergogno di essere Valdostano.»
Non a caso nel nuovo cd L’Orage tratta per la prima volta di attualità con una canzone, “Terra desolata”, ispirata nel titolo ad un poemetto di Eliot, che contiene una definizione che calza a pennello coi tempi: “su queste idiozie puntelliamo, storditi, le nostre vitali rovine.”
Altre anticipazioni del cd si sono potute ascoltare durante l’esibizione aostana come sempre molto coinvolgente e piena di energia, che, rispetto al passato, ha messo in evidenza una maggiore coralità creativa ed esecutiva (anche a livello vocale).
Ecco, quindi, “La Gelosa” («un pezzo che parla della stronzaggine degli uomini») e la finale “Com’è come non è” (molto cambiata rispetto alla versione ascoltata lo scorso anno in un concerto omaggio a Mina).
Ecco, soprattutto, la loro scatenata versione ska de “L’Orage” di Georges Brassens (la canzone da cui la band ha preso il nome) che a maggio sarà pubblicata come primo singolo.
A proposito del relativo video, diretto da Roberta Zanzarelli, Vincent Boniface ha anticipato che lo gireranno a Torino. Aggiungendo un “nudi” che ha suscitato i gridolini delle tante loro fans presenti.
La pubblicazione del cd è, invece, rimandata a dopo l’estate. Stagione in cui spicca, il 30 luglio, la loro partecipazione all’Expo con un concerto, in rappresentanza della Valle d’Aosta, al Teatro Oryx di Milano e, sul finire, la partecipazione ad un grosso, ma grosso grosso, evento di risonanza nazionale.