Il 19 agosto scorso, nel laboratorio di Bobo Pernettaz, ne era stata “presentata” solo la copertina. Il primo aprile (sic), invece, Andrea Stevenin ha fatto sul serio, e alla Libreria Brivio di Piazza Chanoux ha presentato “L’ultimo Kampari”.
La sua opera prima, ma anche, sostiene convinto, ultima. «Un secondo libro sarebbe un atto di vanità, anche perché non sono uno scrittore.» In effetti da 35 anni Andrea fa il parrucchiere, anzi, per meglio di dire “hair stylist”. Uno dei più conosciuti e stimati di Aosta. E se è a tutti nota la sua professionalità, molto meno lo è l’inquietudine segreta che lo ha portato periodicamente a scartare via dalla normalità di “una società in cui l’avere e l’apparire vengono considerati più importanti dell’essere”.
E’ stato così nel 1997, quando, affermatosi professionalmente ai massimi livelli (con dimostrazioni in tutta Italia con coiffeur campioni del mondo e la pubblicazione di un manuale di acconciatura in quattro volumi), fuggì dalla nevrosi del “perfettino alternativo” con un camper ed un cane.
Ed è stato così 8 anni fa quando ha voluto realizzare il sogno di scrivere un romanzo, un mondo scoperto grazie a “La Profezia di Celestino”. L’ha vergato a mano, in stampatello, su quaderni a righe della terza elementare, poi l’ha modificato, corretto e fatto correggere dagli amici, e, infine, stampato e distribuito.Ne è venuto fuori un romanzo pulp di 454 pagine, con un duplice omicidio che si consuma tra un addio al celibato e forse un matrimonio. Con tanti personaggi borderline e situazioni inaspettate che, con ironia ed un pizzico di surrealismo, si susseguono a ritmo incalzante descrivendo “la violenza e il degrado dei giorni nostri” in cui “non c’è spazio per la pietà, ma esistono solo furia, dolore e morte”. Perfetta, a questo proposito, la copertina che riproduce un’opera, L’urlo, dell’amico Bobo Pernettaz. Ad aiutarlo a presentare il libro, tra un mare di gente, musica e bottigliette di Campari, è stata sua figlia Romaine, nella cui libreria il romanzo è già andato a ruba (oltre 400 copie vendute). E la prossima presentazione avverrà nell’ambito della rassegna Les Mots. Niente male per un “non scrittore” al suo primo ed “ultimo” romanzo.