Come, il 3 marzo, ha dimostrato sul palco della seconda serata del Festival di Sanremo 2021, la romana Elodie Di Patrizi è una ragazza molto spontanea, che trasforma la fragilità in forza ed empatia.
L’avevo percepito nel luglio 2020 quando l’avevo intervistata in occasione di un suo concerto in Valle d’Aosta nell’ambito della rassegna Musicastelle outdoor. Tra le altre cose avevamo parlato della Valle.
<Con la mia famiglia sono venuta ad Aosta, un’agosto di tanti anni fa, per prendere un po’ di fresco.- aveva confessato- Poi sono passata qualche volta, ma, non essendomi mai fermata, non conosco bene la zona>.
Il fresco l’ha trovato sabato 18 luglio, quando, nel primo pomeriggio, si è esibita per Musicastelle ai 2371 metri del lago Gabiet , sopra Gressoney-La-Trinité.
Col nome d’arte di ELODIE la trentenne cantante è arrivata alla ribalta nazionale nel 2015, classificandosi seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Da allora non ha sbagliato un colpo. Anche nel pandemico 2020, in cui ha partecipato al suo secondo Festival di Sanremo con “Andromeda”, che, classificatasi al settimo posto è diventata disco d’oro. Finito il lockdown, il 13 maggio ha pubblicato, con successo l’inedito “Guaranà” e collaborato al singolo “Ciclone” dei produttori Takagi & Ketra.
Quella valdostana è stata la prima data dopo il Covid, e l’ha vista cantare con una inedita formazione di tutte donne che comprendeva la dj Margherita Grechi e due coriste.
<E’ un esperimento che potrebbe essere la via per il futuro– aveva confessato- Sono emozionata di cantare per la prima volta così in alto, immersa nella natura. Non vedo l’ora, anche perché durante il lockdown non immaginavo minimamente di poter fare delle cose quest’estate, per cui mi sento fortunata. Ho visto in televisione delle immagini del concerto di Diodato in Valle col pubblico distanziato. E’ una disposizione che mi fa sentire molto rilassata, ma, naturalmente, sono molto legata al contatto ravvicinato col pubblico, per cui mi piace l’idea di fare come lui e muovermi tra la gente per sentirla più vicina>.
E’ vero che, come confermano i cambiamenti di look degli ultimi due singoli, hai capacità camaleontiche?
<Sono un’interprete che cerca di approcciare il brano anche dal punto di vista del look. E, poi, mi piace molto giocare per evitare di prendersi troppo sul serio e rimanere arenati nel proprio personaggio>.
Il video del “Ciclone” si rifà al film di Leonardo Pieraccioni. Come ti sei trovata, nei panni di Lorena Forteza, a ballare sui tavoli?
<Ho tanto cantato e ballato a casa, e da ragazzina ho lavorato come cubista in discoteca. Anche mia mamma, che è originaria delle Antille francesi, lo faceva. Per cui ballare è diventato un mio modo di esprimermi>.
Come mai, dopo essere stata eliminata nelle fasi iniziali “X Factor” nel 2009, hai aspettato fino al 2015 per tentare il talent “Amici di Maria De Filippi”?
<Per 5 anni non ho fatto proprio niente. Probabilmente non ci credevo abbastanza ed ero molto autocritica, perché non pensavo di avere le carte in regola per essere originale. Poi, in realtà, la voglia di cantare è tornata ad essere più forte del timore dei giudizi che, all’epoca, vivevo molto male. Le critiche sono difficili da portare a casa e non tutte sono costruttive, però, indubbiamente, mi hanno fatto crescere. La fragilità si è ridotta, ma solo in parte perché fa parte del mio carattere. Apparentemente sembro rigida ma in realtà ho quella fragilità che si trasforma in forza>.
