fbpx
C'era una volta

C’ERA UNA VOLTA (52)- Renato ARNOD, il Maestro dei Maestri valdostani

RENATO CALISTO ARNOD

La disgrazia- ha scritto Alda Merini- è, spesso, “simile a un colibrì che fugge dalle sbarre”. Lo dimostra il caso di Renato Calisto Arnod. Nato a Saint-Pierre nel 1921, ad appena cinque mesi, per un errore medico, aveva perso la vista. Quando, però, a sette anni, fu messo in un collegio per non vedenti a Torino, scelse di imparare il pianoforte, e la sua vita prese il volo. Dotato di un orecchio assoluto e di una memoria prodigiosa, grazie alla musica si realizzò, arrivando ad eccellere in campo compositivo e, soprattutto, didattico. Quasi tutti i pianisti valdostani di un certo livello sono, infatti, stati suoi discepoli, al punto che si era meritato l’appellativo di Maestro dei Maestri valdostani. <Tra i più dotati ricordo Roberto Adorni: avrebbe potuto diventare un concertista, invece adesso vende automobili.– mi aveva detto- Anche Gianni Delù si difendeva mica male. Ma ho dato lezioni anche a Sandro Fossaluzza, Sergio Bosonetto, Lillo Napoli, Alessandro Roberto, Graziella Ottino, Maurizio Longo e Giorgio Negro. L’ultimo allievo è stato Rocco Papalia, il penultimo Beppe Barbera, ragazzo molto tenace>.

Diede loro anche quell’educazione di cuore, oltre che di orecchie, che contraddistingue gli insegnanti di qualità. Il curriculum formativo di Arnod era, d’altronde, di tutto rispetto. Basti pensare che, quando frequentava il Conservatorio di Bologna, per un breve periodo era stato allievo del grande Arturo Benedetti Michelangeli. <Era ancora un ragazzino alle prime armi, venuto a Bologna a fare le prime supplenze>, precisava.

Così lo ricorda Beppe Barbera: <Fenomenale personalità musicale ed umana, magnifico didatta e compositore. Non ha potuto scrivere quanto avrebbe voluto e potuto a causa della sua menomazione visiva, ma le creazioni musicali che ci ha lasciato sono gioielli di perfezione formale e stilistica e soprattutto sorprendentemente moderne. Per me è stato un maestro straordinario>.

Arnod morì il 20 febbraio 2003. A pochi mesi dalla morte, la sera del 14 luglio, organizzai un omaggio per la rassegna Aosta Classica che vide sul palco del Theatre de la Ville Maurizio Longo, Beppe Barbera, Alessandro Roberto, Rocco Papalia, Giorgio Costa, Giorgio Negro e Luca Casella.

I protagonisti al termine del tributo dedicato ad Arnod nel luglio 2003
Io con Maurizio Longo
Quintetto arrangiato da Rocco Papalia
Io con Giorgio Negro

Rispondi

Scopri di più da Il blog di Gaetano Lo Presti

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading