Da quasi un ventennio il ponsammartinese Stefano Enrietti porta avanti in Valle d’Aosta, e non solo, il verbo del rockabilly, l’antenato del rock’n’roll sviluppatosi nei primi anni Cinquanta nel Sud degli Stati Uniti dalla fusione tra Rhythm & Blues e Country. Dopo una lunga militanza coi Bottle Rockets (con cui nell’aprile 2009 arrivò ad esibirsi nell’enorme “XO Club” di Mosca) ed i Lazy Daisy & The Moonscreamers, Ste-o Daddy-o, questo il suo soprannome, torna in pista coi Blasco the Razor and his Bottle Rockets. Con lui ed il chitarrista torinese Gian Luigi “Johnany Cat” Fassio, ne fa parte Blasco The Razor Mirabella.
Cantante e contrabbassista catanese, Mirabella ha fondato nel 1984 “los legendarios” Boppin’ Kids, trio italiano che ha segnato gli anni Ottanta con tre dischi tuttora ricercati dai collezionisti e numerose apparizioni televisive. Tra i live, memorabile è quello del 1989, al Rolling Stone di Milano, in cui aprirono l’unico concerto italiano degli Stray Cats in formazione originale. Il suo successo è proseguito nel 1990 coi Silver Trio e, successivamente, con altre avventure musicali. Tra queste, nel 1995, la partecipazione, quale corista, alla registrazione del disco di Franco Battiato “L’ombrello e la macchina da cucire”.
«Conobbi Blasco alla fine degli anni Novanta al Summer Jamboree di Senigallia, il più importante raduno di rockabilly italiano.- racconta Enrietti- Fu in quell’occasione che, lui che è considerato uno dei migliori contrabbassisti europei europei per la tecnica dello slap, mi diede i rudimenti del contrabbasso rockabilly. D’altronde quando, dopo aver suonato per 20 anni il basso elettrico, sono passato al contrabbasso, l’unico modo per coniugarlo con il rock’n’roll era fare rockabilly. Adesso lui suona la chitarra 12 corde e canta e mi ha proposto di formare un combo a tre senza batteria, in cui sono io ad usare questa tecnica percussiva del contrabbasso».
Il repertorio è basato sul rockabilly anni Cinquanta, ma anche sul rock’n’roll primi anni Sessanta, come dimostra “Be Bop a Lula 63”, la loro versione del classico di Gene Vincent con una ritmica primi anni Sessanta. Per il resto suonano classici di Buddy Holly, Elvis Presley, Carl Perkins, Johnny Burnette, Eddie Cochran e Sleepy LaBeef, con un omaggio a Robert Gordon che alla fine degli anni Settanta contribuì al revival del rockabilly.
La band esordirà live alle 22 di stasera,30 marzo, all’Osteria Lion d’or di Pont Saint-Martin, per replicare, alle 21 di domani, al prestigioso Barrios Live di Piazzale Donne Partigiane a Milano.