“Prestige de Cuivres“, la rassegna di masterclasses per ottoni organizzata dall’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta, si è conclusa nel segno della tromba. Protagonista della masterclass che si è tenuta dal 10 al 13 giugno nell’Auditorium di Aymavilles è stato, infatti, Allen Vizzutti, virtuoso statunitense di origini italiane (i nonni erano originari di Lucca). Pur avendo un impeccabile curriculum classico, Vizzutti si distingue per l’eclettismo con cui si è cimentato, con successo, in altri tipi di musica: dal pop al jazz. «Il merito è di mio padre– ha confidato- che, più che aprirmi la mente, non me l’ha mai chiusa, dandomi dei buoni fondamentali ed incoraggiandomi ad avere una visione a 360 gradi. Per molto tempo ho lavorato negli studi di Los Angeles suonando per gente come Frank Sinatra, Neil Diamond, Barbra Streisand e Prince. Quelli che, però, mi hanno più impressionato sono i jazzisti, in particolare Chick Corea che è un vero genio. E’ importante suonare tipi diversi di musica perché aiuta a maturare, in quanto uno stile influisce ed aiuta l’altro.» Questa apertura si riflette nel suo “Allen Vizzutti Trumpet Method” che è una specie di Vangelo della nuova didattica trombettistica. «E’ il metodo su cui faccio studiare i miei allievi dell’Istituto Musicale di Aosta – conferma Davide Sanson, organizzatore della masterclass- Nella tecnica di base introduce elementi più moderni, condensando in maniera efficace concetti che si ritrovano in altri trattati e in molti generi.» Su questo metodo hanno studiato anche i venti trombettisti, provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato al masterclass valdostano. «In esso sono partito dalle cose semplici per arrivare alle difficili– ha spiegato Vizzutti- Andando in giro per il mondo sto notando con piacere che dopo 20 anni sono sempre più quelli che suonano le cose difficili.» Difficilissime sono, invece, le cose che ha suonato il Vizzutti virtuoso nel corso del concerto tenuto, con la pianista Roberta Menegotto, venerdì 12 giugno nell’Auditorium di Aymavilles, in cui è passato con divertita e divertente nonchalance da Albrechtsberger alle funamboliche variazioni sul Carnevale di Venezia . «E’ importante rendere divertenti i concerti– ha concluso- per cui alterno situazioni più seriose con altre più leggere, perché, secondo me, la cosa più importante è fare bene della bella musica che comunichi alle persone gioia.»
Allen Vizzutti è un grande non c’è che dire!