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Medicina

MARCO ZUCCONI e “I disturbi del sonno”

 

Marco Zucconi

Nonostante si passi un terzo della nostra vita a dormire, del sonno e dei suoi disturbi si sono, a lungo, occupati più gli artisti che gli scienziati. A cominciare da Cervantes che lo definì “mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini, cibo che soddisfa ogni fame, peso che equilibra le bilance”. Il suo lato oscuro è stato, invece, dipinto da Goya ne “Il sonno della ragione genera mostri”. Non è, quindi, un caso che questo quadro sia stato usato nella locandina della conferenza “Il sonno e i suoi disturbi” che tenuta l’8 febbraio nel Salone del Palazzo Regionale di Aosta, dal professor Marco Zucconi. Responsabile del Centro di Medicina del Sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano e Segretario dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno, il neurologo bolognese è uno dei maggiori esperti mondiali del campo. «Appena laureato– ha raccontato- ho avuto l’onore di lavorare con il professor Elio Lugaresi che è stato il primo, alla fine degli anni Sessanta, a studiare questi problemi e a diffonderne la coscienza.» Perché se il sonno della ragione genera mostri, anche l’insonnia, la narcolessia, le sindromi delle apnee notturne e gli altri suoi disturbi non scherzano. «L’insonnia, che è il più diffuso, può interessare fino al 30-40% della popolazione, se ci si limita agli indicatori notturni come la cattiva qualità del sonno. Riguarda, invece, il 20% se si considera quelle che hanno conseguenze durante il giorno quali stanchezza, irritabilità e tendenza alla depressione. Perché molte delle funzioni vitali sono legate alla buona qualità e durata del sonno notturno, per cui uno studio americano prospetta un’aumentata mortalità per chi dorme meno di sei e più di nove ore. Anche il nostro cervello va incontro a un “resetting” delle esperienze della veglia, trattenendo quelle utili e dimenticando le altre.» I disturbi del sonno hanno, quindi, un impatto sociale rilevante, pur se difficilmente quantificabile.

«L’insonnia– ha continuato Zucconi- influisce sugli stili di vita e le giornate lavorative perse. Un’indagine in Lombardia ed Emilia Romagna ha rilevato che una percentuale tra il 3 e il 23% degli incidenti stradali sarebbero attribuibili alla sonnolenza. In particolare nei giovani, con un picco tra l’una e sette del mattino. Anche per questo motivo sono state da poco introdotte restrizioni per l’idoneità alla patente di soggetti che hanno le apnee con sonnolenza e la narcolessia, che provoca attacchi di sonno in situazioni di monotonia.» Ci sono novità sui farmaci contro l’insonnia? «Stiamo sperimentando un farmaco, diverso dalle classiche benzodiazepine, che avrebbe meno effetti collaterali perché spegne il meccanismo che controlla la veglia piuttosto che regolare quello che controlla il sonno.» Alla conferenza, organizzata dal Lions Club Mont Blanc con l’Assessorato regionale alla Sanità, ha partecipato l’assessore Albert Lanièce. «Nella mia esperienza di medico di base– ha affermato- ho visto che sono problematiche che toccano moltissime persone, per cui si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di aprire in Valle un ambulatorio che se ne occupi

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