Il 4 settembre, sul palco del Teatro Romano di Aosta, Simone Giglio e Davide Dugros hanno festeggiato l’anno più straordinario della loro carriera artistica. Martedì 7 settembre 2010, infatti, i Kymera avevano iniziato, su Rai2, la loro avventura a X Factor 4. Una puntata che resta memorabile per il giudizio espresso dall’ “esperto” Cristiano Malgioglio che, dopo che avevano cantato “Frozen” di Madonna con qualche problema di intonazione, li “freddò” sentenziando: “per me sono senza talento, valgono meno di zero”. Passarono, invece, il turno, e, così, per altre 11 settimane, arenandosi solo alle soglie della finalissima del 23 novembre.
Dopo X Factor hanno pubblicato l’EP “Atlantide”, rieditato il cd “Argento e Nuvole” e girato l’Italia facendo concerti. Ad Aosta, in occasione di un miniconcerto per la Festa della Valle d’Aosta, hanno mostrato quanto queste esperienze abbiano portato ad una maturazione sia musicale che teatrale. Non hanno, quindi, avuto alcuna difficoltà a entusiasmare una platea di un migliaio di spettatori in cui spiccavano “kymerici” provenienti da tutta Italia. La scaletta, iniziata con la morriconiana “C’era una volta il West”, è proseguita con le loro “Planetarium” ed “Eden” per concludersi con le interpretazioni di cover di “Who wants to live forever” e “The phantom of the Opera” .
Oltre al talento, quale può essere stata la ricetta che vi ha permesso di uscire dalla Valle? «C’è stato un pizzico di fortuna e la determinazione nel seguire chiari obiettivi», ha risposto Davide. Può essere stato utile un “padrino” musicale come Enrico Ruggeri? «Indubbiamente, perché con la sua esperienza può dare utili consigli. Il rischio, però, è di esserne schiacciati, per cui i “padrini” vanno presi con le giuste dosi ed adattati alla propria identità artistica.» Quali sono i vostri programmi futuri? «Siamo in fase di scrittura e registrazione di nuovi inediti per un cd che sarà pubblicato l’anno prossimo e si svilupperà intorno al progetto “Utopia”, rivisitato con nuove collaborazioni e contaminazioni.»
Bellissimo articolo!
E chi ha seguito il percorso dei Kymera fin qui, anche vedendo il loro sito http://www.kymeramusic.it, si e’ reso conto di quanto lavoro e quanta determinazione mettano in quello che fanno. Con risultati veramente pregevoli. Alla prossima occasione, allora!