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C'era una volta Musica valdostana

C’ERA UNA VOLTA (53) – Dieci anni fa moriva CLAUDIO BAL. Coi suoi ERGASTOLANI fu il re della “musica d’evasione” valdostana.

Quando, il 9 gennaio 2012, morì, a sessantotto anni, il chitarrista Claudio Bal, se ne andò un bel pezzo di storia musicale della Valle.

Piccola storia, certo, perché la musica da ballo e, più in generale, d’intrattenimento è spesso considerata “non arte”, anche quando ricopre un importante ruolo sociale. In Valle fu sicuramente così per la musica “d’evasione” che fecero Gli Ergastolani che Claudio fondò nel 1962. Con il loro repertorio, che spaziava dal liscio agli ultimi successi, spopolarono per tutti gli anni Sessanta e parte dei Settanta. «C’è stato un periodo che suonavamo di fisso anche 4 volte la settimana.- raccontava Bal- Ed eravamo così richiesti nelle feste di paese che è successo che, pur di averci, hanno “scomodato i Santi”: hanno, cioè, spostato la data della festa patronale.»

Gli Ergastolani sono anche stati i primi a cercare di uscire dai confini regionali: nella torrida “summer of love” del ‘67 parteciparono, infatti, al Cantagiro come gruppo di supporto di un’altro valdostano, Albino Mammoliti in arte Romolo.

Nel fatidico 1968 pubblicarono, poi, il primo 45 giri mai inciso da un gruppo valdostano. Conteneva “Per un mondo migliore” di Bal-Limonet, il cui testo “naïf” si allineava con la denuncia sociale non violenta tipica dell’epoca.

Ma Bal ha anche precorso il nuovo folk valdostano con 45 giri come “La Montjovetta” e “La dzenza valdotaina” e aperto, a Sarre, il primo studio di incisione valdostano. Oltre che della sua etichetta discografica, Bal Musik fu il nome al gruppo con cui si esibì negli ultimi anni in Valle.

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