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Il “concerto da ricordare” di ENRICO RUGGERI sotto il castello di Ussel

Una cornice spettacolare per un concerto unico nel suo genere”. Enrico Ruggeri ha commentato così, sul suo Twitter, l’esibizione che nel pomeriggio del 17 luglio ha tenuto davanti al castello di Ussel per la rassegna “Musicastelle outdoor” organizzata dall’assessorato regionale del Turismo.

Un ricordo da conservare” per uno che fa le vacanze andando in giro per concerti. «Non faccio vacanze perché non mi diverto.– ha spiegato il cinquantacinquenne cantautore milanese- Essendo, però, un curioso, quando vado nei posti mi piace conoscerli, anche perché la gente è carina con me e mi permette di avere corsie preferenziali. Suonare all’aperto, in una cornice naturale affascinante, ha fatto sì che quello di Ussel sia stato uno di quei concerti da non dimenticare. Come fu, tantissimi anni fa, per un altro concerto valdostano, quello al castello di Aymavilles

Era con Ruggeri il nucleo storico della band con cui anche quest’anno sta scorazzando in giro per l’Italia per un numero incredibile di concerti: Luigi Schiavone (chitarre), Fabrizio Palermo (basso e tastiere) e Marco Orsi (batteria). «Ci siamo adeguati al contesto.-ha spiegato- Anche perchè ho la fortuna di avere una band molto rodata e di potere pescare tra molte canzoni, per cui abbiamo deciso che canzoni fare guardando in faccia la gente.»

Da due anni Valle d’Aosta per Ruggeri vuol dire anche Kymera, il duo formato da Davide Dugros e Simone Giglio di cui è stato “padrino” a “X-Factor 4”. Entrambi erano presenti a Ussel, e Davide ha pure duettato con Enrico ne “Il mare d’inverno”. Ci ha talmente preso gusto a valorizzare nuovi talenti, che, da quest’autunno, Ruggeri sarà il direttore artistico della “MAS Academy” di Milano. «E’ una scuola leader in Europa nel campo del Musical che adesso vuole prendersi la leadership anche nella musica in senso stretto. Mi sembra che sia giunto il momento che metta la mia esperienza a disposizione di chi comincia per alzare un pochino il livello qualitativo che mi sembra molto basso.»

E’, infatti, di questi giorni lo sfogo di Ruggeri sulla sua pagina Facebook sull’“evidente imbarbarimento culturale”. “Mi è capitato di vedere un po’ di musica in tv.- ha scritto- e la pochezza dei contenuti e il preoccupante entusiasmo di parte del pubblico nei confronti di certe miserie mi spingono, per ora, a non pensare minimamente a scrivere e pubblicare nuove canzoni.”

«Mi passa la voglia anche perché in questo momento ho un sacco di progetti più interessanti. – ha aggiunto- Ho, per esempio, finito un romanzo che sarà pubblicato a novembre e ho, appunto, preso la direzione artistica della MAS. In ogni caso continuo a fare concerti che sono l’essenza stessa della musica.» A tirargli su il morale contribuisce la risposta calorosissima del pubblico che ha caratterizzato anche il concerto di Ussel ed i sempre più frequenti omaggi alla sua incredibile carriera: da quello di alcuni musicisti cubani a “Le Canzoni ai Testimoni“, l’album pubblicato quest’anno da 15 esponenti di spicco della musica indipendente (da L’Aura a Dente, dagli Africa Unite a Marta sui Tubi) che hanno riletto, con la partecipazione di Rouge, altrettante sue canzoni. «Sono stato punk prima di te, canto in una canzone.- ha concluso- Anche solo per ragioni anagrafiche sono uno dei loro padri musicali. Sono molte le band che si sono ispirate alle cose che facevo coi Decibel agli inizi degli anni 80, e quando le ho incontrate per registrare il cd ho sentito tanto rispetto, un po’ come quando a scuola si incontra il preside.» 


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