Il 12 novembre 1817 nasceva, a Teheran, Mīrzā Ḥusain ‛Ali Nūrī, mistico e profeta persiano. Noto come Bahá’u’lláh (che in arabo vuol dire Gloria di Dio), è stato il fondatore della Fede Bahá’í, l’ultima della lunga serie di rivelazioni divine che partendo da Krishna e Buddha arriva a Gesù Cristo e Maometto.
Dei 7 milioni di bahá’í attualmente sparsi in oltre duecento Paesi del mondo, 5.000 circa vivono in 250 località italiane. Tra queste Aosta, dove il bicentenario è stato ricordato la sera del 20 ottobre con una serata celebrativa all’Hostellerie Cheval Blanc che prevedeva proiezione di video, letture di scritti di Bahá’u’lláh e tanta musica con Maura Susanna (che ha presentato l’inedita “La vita (è un viaggio”), Davide Dugros, Gaia Fisanotti e Ranzie Mensah. La cinquantanovenne cantante ghanese è l’esponente più nota della comunità bahá’í di Aosta, dove è arrivata nel 1990 con il marito Jean-Christophe Casu, conosciuto, nel 1975 in Ghana, proprio ad una conferenza bahá’í. Nel suo curriculum c’è la collaborazione con Paolo Conte, numerose apparizioni televisive (dal “Maurizio Costanzo Show” a “Alle falde del Kilimangiaro”) e concerti in Africa, Nord America e in tutta Europa. Tra tutti ricorda quello, nell’estate 1995, in una Piazza San Carlo gremita da ventimila persone, con il suo idolo Miriam Makeba. Ha, poi, avuto anche attestati di stima da artisti come Lucio Dalla, Ron e Franco Battiato. Quest’ultimo sembra abbia particolarmente apprezzato “The music of the Mountain”, il momento più suggestivo dell’omonimo CD, da lei pubblicato nel 1998. La canzone, che è stata cantata anche all’Hostellerie Cheval Blanc, è dedicata al Monte Carmelo, luogo sacro dei Bahá’í che si trova ad Haifa in Israele e alle cui falde, nella Casa Universale di Giustizia, ha sede il consiglio direttivo della fede.