Tra le definizioni del rap c’è quella di “didascalia del reale”, che ne sintetizza la capacità di raccontare ciò che ci circonda, cercando di dare un nome alle cose ed un senso ai fatti. Con, tra l’altro, un’immediatezza che altri generi non hanno. Ne è una prova l’infezione da Coronavirus che ha già ispirato vari rapper. Da “Sono un cinese e ti tossisco in faccia” dell’italo asiatico Taiyo Yamanouchi, che ironizza su un ipotetico untore cinese, a “Coronavirus” dell’italo cinese Emanuele Xu.
Di Saint-Marcel è, invece, il trentenne Fabio Rean, aka Fungo Zio, che il 25 febbraio ha messo sulla sua pagina Facebook il video di “Virus C”, che si distingue dagli altri pezzi per l’analisi che fa sulla psicosi collettiva scatenatasi intorno all’infezione
«E’ una canzone nata di getto, rappando su una base presa dal web.- racconta Fabio- Più che il virus mi fa paura la gente che si è fatta coinvolgere dai padroni della paura che l’hanno scatenata per creare il panico e distogliere l’attenzione da quelli che sono i reali problemi. Con il megafono dei mass media, hanno giocato sull’ignoranza e la paura per provocare un’isteria di massa sproporzionata al reale pericolo. Pensa solo a quante persone muoiono al giorno per altre cause senza che nessuno ne parli.»
“Tutto il giorno in casa tipo un tipo in quarantena.- rappa Fabio- 40 padroni che ci metton la catena… Stiamo in un recinto come fossimo caprette, labirinto tinto di amuchina e salviette. Il virus si propaga tipo piaga nel cervello… Colpisce l’ignoranza , la paura dittatura…Panico allarmante suona questo allarme. Paura insetticida ci fa fuori tipo tarme.”
Fabio, che è un affermato videomaker, autore di alcuni dei più bei video musicali valdostani, per “Virus C” si è fatto un semplice video selfie davanti al computer. «E’ il messaggio quello che conta.– spiega- E l’immediatezza. Infatti, tra lo scrivere il pezzo e realizzare il video, c’ho messo non più di cinque ore. In più ho messo anche il testo, in modo che tutti capiscano bene.»
E’ la stessa tecnica usata per “Déjà Vu“, altro suo pezzo più intimista ed autobiografico (“il fantastico mondo dei cazzi miei è privo di formule di matematica”). O nella serie “Back in the Dayz 02”, in cui con brevi video Facebook recupera alcuni suoi vecchi brani perché pensa “che l’emozione trasmessa sia meritevole della pubblicazione”.