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Valle d'Aosta

“EXPLORA”: le passeggiate organizzate da CVA per esplorare lo spazio sonoro che ci circonda

Bruno BARATTI ascolta l’Arco di Augusto

La scrittrice Lalla Romano sosteneva che quando si è sordi, si sentono suoni e rumori che non ci sono. Il contrario di quanto sta, invece, avvenendo, con la sempre minore attenzione per i suoni dello spazio sonoro che ci circonda. Andare alla sua riscoperta è l’obiettivo di “EXPLORA”, le quattro passeggiate sonore con Claudia Ferretti organizzate da CVA dal 19 al 22 agosto in varie località della Valle d’Aosta.

Via Antica Zecca

Più precisamente, interesseranno Aosta (il 19 agosto), Cogne (il 20), Valtournenche (il 21) e Pré-Saint-Didier (il 22). Ci si dovrà prenotare al sito https://eventi.cvaspa.it/explora-passeggiate-sonore, peri tre turni che prevedono un massimo di 20 partecipanti a turno. I ritrovi per la registrazione saranno alle 9.30, 14.30 e 16.30. A Piazza Chanoux per Aosta, Piazza Chanoux (zona fontana in ferro) per Cogne, zona parcheggio Paquier per Valtounenche e Piazza Vittorio Emanuele II per Pré-Saint-Didier. Le partenze saranno alle ore 10, 15 e 17 e le passeggiate, gratuite, dureranno un’ora e mezzo.

Con il microfono parabolico alle Porte Pretoriane

<Con Explora andremo alla scoperta dello spazio sonoro che ci circonda di cui non abbiamo consapevolezza.- spiega Bruno Baratti, consulente alla comunicazione di CVA- Invece è importantissimo perché é lo spazio dell’attenzione interiore. Per cui, scoprendolo, aumentano i ricordi, si sperimenta il disegno del paesaggio sonoro con cui collochiamo i suoni nello spazio, si ritrova la lentezza e l’attenzione alle sfumature e si scopre un po’ di sè>.

La sensorialista Claudia Ferretti

A guidare i partecipanti sarà Claudia Ferretti che è una musicista, sensorialista e cantautrice (col nome Claudia Is On The Sofa) che esplora e crea paesaggi sonori per raccontare il mondo attraverso il suono. <Noi diamo lo strumento dell’esperienza,- continua Baratti- non puntando sull’aspetto tecnologico, anche se si potrà provare il microfono a parabola per un’esperienza di ascolto aumentato. Per poterlo fare è’ indispensabile essere dotati di auricolari o cuffie con cavo. Proveremo, così, ad uscire da questa narcotizzazione dei suoni cui siamo ormai assuefatti. Entrando in contato con noi stessi, con la natura, ma anche col mondo antropizzato, come, per esempio, sarà nel centro di Aosta. Concluderemo le passeggiate con un momento di restituzione finale in cui condivideremo le impressioni che i partecipanti potranno annotare nei cahier de voyage forniti all’inizio>.

Un’esperienza obbligata di ascolto è avvenuta lo scorso anno durante il lockdown del marzo 2020, con l’inquinamento acustico ridotto quasi a zero i suoni naturali hanno avuto il sopravvento. <Chi, come me, stava in collina- conclude Baratti- percepiva il cambio epocale del rumore di sottofondo della città. Si sentivano solo le campane, le sirene e gli altoparlanti della caserma Battisti che scandivano i momenti della vita di caserma. E il fruscio delle foglie degli alberi mosse dal vento>.

Davanti a Sant’Orso

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