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CD NEWS (6) – Le magiche alchimie di “Black Strawberry Mama”, il primo cd dei Nandha (2013)

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Mai come per Black Strawberry Mama”, il cd appena pubblicato dai valdostani Nandha, si può parlare di magia. Per la perfetta alchimia che lega i suoi tre membri, per un mucchietto di canzoni che mostrano di aver metabolizzato al meglio la lezione del southern rock-blues americano, ma, soprattutto, per l’alone di magia tout court che lega i dieci brani. «Il nostro nome– spiega il chitarrista Max Arrigo, leader del gruppo- si ispira ad una figura di fattucchiera che sta a metà tra realtà ed immaginazione. Ma, anche, il trio richiama elementi magici come la triade e il blues è nato come rito propiziatorio per scacciare entità oscure e tendere verso un miglioramento.»

Rito che per i Nandha sembra aver funzionato alla grande, visto che non hanno avuto neanche il tempo di pubblicare il cd, il 3 giugno scorso, che hanno firmato un contratto con l’etichetta americana Grooveyards records che, da fine luglio, garantirà loro una distribuzione in tutto il mondo. Hanno, così, dovuto ritirare Black Strawberry Mama” dalle piattaforme digitali, non, però, le 1000 copie del cd già stampate dall’etichetta valdostana Club de Musique che costituiranno una “limited edition” distribuita in tutti i negozi italiani e messa in vendita durante i concerti del gruppo.

A partire da quello del 14 giugno al Centro Culturale La Place in cui hanno avuto come ospite speciale Roberto Guietti, l’armonicista torinese che nel cd, suonando nell’iniziale “Grand Combin Love affair”, contribuisce a stabilire subito il climax sulfureo di un lavoro che potrebbe benissimo essere la colonna sonora di un Sabba. Diabolica è, infatti, la fantomatica Nandha di cui Arrigo canta i sortilegi amorosi che tesseva nel noto locale aostano. La sua è una presenza che aleggia in tutto il cd, vero e proprio concept album sulle “liaisons dangereuses” di un valdostano, che sa muoversi in perfetto equilibrio tra realtà e leggenda, purezza e malizia, delta del Mississipi e Valle d’Aosta.

Merito dell’infernale lavoro della coppia ritmica formata da Paolo Barbero (basso) e Giuliano Danieli (batteria), ma, soprattutto, del suono di chitarra “extra mojo”, cioè potente e magico, del quarantaseienne Arrigo, torinese, in Valle dal 2008, che ha alle spalle pluriennali esperienze con gruppi come Voodoo Lake e Shanghai Noodle Factory. E’ lui l’autore di pezzi orecchiabilissimi e irresistibilmente coinvolgenti che parlano dell’immaginario del blues (come l’eterna lotta con i propri demoni, “Life is for learnin”, o sensuali “Black Strawberry mama” le cui labbra sanno di vino alla fragola), ma, anche, di storie molto più vicine alla nostra realtà che Arrigo sa avvolgere di un alone di magia. E’ il caso di “Still on my feat”, un country blues dedicato ai suoi amici emiliani che non hanno mollato dopo l’esperienza del terremoto, o di “Back where I belong”, scritta in memoria del batterista aostano Arturo Jemma.

La ballata “Mr America”, infine, è dedicata a Pino America, personaggio sulfureo già di suo, ed è stata inserita nella colonna sonora di un film a lui dedicato. Fondamentale nella costruzione del suono che tanto è piaciuto ai produttori americani e, infine, il lavoro di Raffaele “Nedagroove” D’Anello che il cd ha registrato nel suo Meat Beat Studio di Sarre. E’ anche grazie a lui che ad ottobre i Nandha faranno quattro concerti in Arkansas.

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