fbpx
Musica valdostana

L’evento “Adotta un disco” di Matteo Castello ed Alessandro Pascale all’Espace Populaire di Aosta

1 Adotta b IMG_3663

1Adotta a okk fotoIn anni in cui i giudizi sulla musica sembrano essersi ridotti ai monosillabi in auge sui social network (“tanta roba”, “boom”, “bam” et similia) ci sono ancora giovani che imboccano, con serietà e competenza, la strada della critica musicale.

E’ il caso dei due aostani Alessandro Pascale, insegnante di 28 anni, e Matteo Castello, studente universitario di 26 anni, che dal 2007 collaborano con www.storiadellamusica.it.

Storia della Musica 93 alle 10.45.02Il sito web, ideato dal genovese Antonio De Giovanni, permette di scrivere recensioni di dischi ed eventi di musica popolare (grazie ad una trentina di collaboratori), votarle, discuterle ed associarle ad una storia della musica che va dalle origini del blues al glitch pop. Molto seguito (ha una media di 2-3000 visite al giorno), quest’anno il sito si è piazzato ai primi posti nella speciale classifica al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Matteo è anche quello che coordina le recensioni, ricevendo al suo indirizzo di regione Saraillon i dischi promozionali inviati dai musicisti italiani e, in piccola misura, stranieri che chiedono di essere recensiti. Centinaia di cd, che a casa sua finiscono per occupare molto spazio e, quindi, richiedere un periodico smaltimento.

1 Adotta un disco FBEcco, quindi, che a Matteo ed Alessandro (che, pur vivendo ad Aosta, si sono conosciuti solo attraverso il sito) è nata l’idea dell’evento “Adotta un disco!” che si è tenuta il 26 ottobre all’Espace Populaire. «Avendo gli scaffali strapieni– hanno spiegato- mettiamo a disposizione di chi vorrà un centinaio di cd presi dalle nostre sterminate collezioni di copie promozionali. Abbiamo, così, organizzato una specie di mercatino del cd in cui tutti hanno la possibilità di ascoltare i cd e adottarne quanti vorranno, lasciando un’offerta libera che, in parte, verrà utilizzata per sostenere le spese dell’Espace Populaire.»

Per cercare di stimolare l’ascolto attivo e le capacità di giudizio di chi ha partecipato al pomeriggio di “adozioni musicali” si è anche pensato di chiedere, a chi lo vorrà, un parere sui cd che hanno ascoltato e portato a casa.

1 Adotta 6593 alle 10.54.50«Bastano poche righe da scrivere nella pagina Facebook legata all’evento (https://www.facebook.com/adottaundisco) – precisano- Diteci cosa vi ha colpito nei cd scelti, quali sono le caratteristiche che rendono i dischi e l’artista meritevoli di un ascolto. Oppure si può parlare di artisti poco conosciuti che, per qualche motivo, uno conosce. Il tutto nell’ottica di condividere le proprie impressioni e far circolare i nomi delle band che si trovano interessanti.»

1 Adotta (by Gaetano lo presti)Che senso ha la critica musicale negli anni di Spotify? «Ha una funzione di filtro sull’enorme massa di materiale che si può ascoltare sul web, cercando di selezionare per il pubblico il meglio.» E cosa pensate dell’attuale, indistinto, tutto è bello che impazza su FB grazie a critici “fai da te”? «E’ una tendenza dannosa perché va a scapito dei prodotti di qualità.- risponde Castello- L’ottimismo della volontà mi porta, però, a dire che col tempo sul web si sedimenterà l’autorevolezza. E, con la volontà di affidarsi ad esperti di cui fidarsi, si ristabiliranno le gerarchie e la qualità tornerà ad essere valorizzata

Rispondi

Scopri di più da Il blog di Gaetano Lo Presti

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading