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ASTRONOMIA Libri

Il progetto GATEWAY TO THE SKY, il modo più bello per entrare nel mondo dell’astronomia (dopo l’osservazione diretta).

1 Calcidese cenadelli nder“Noi siamo figli delle stelle” cantava qualche anno fa da Alan Sorrenti, l’astrofisico Davide Cenadelli va oltre affermando che siamo “fatti di stelle”. «La materia che costituisce il nostro corpo è, per il 90% almeno, materia di origine stellare. Ogni nucleo di ossigeno, carbonio (i due componenti principali degli organismi viventi), ma anche azoto, calcio, fosforo e molti altri elementi, è stato formato all’interno di una stella, chissà quando, chissà dove. Siamo polvere di stelle che guarda le stelle, le comprende ed è soggiogata dalla loro bellezza.» Così scrive nell’introduzione di “Gateway to the sky“, il libro di astrofotografia digitale ad alta definizione, con ampi testi divulgativi, che il 13 ottobre ha presentato all’Espace Populaire. Era con lui l’altro autore, il collega milanese Paolo Calcidese. Entrambi lavorano all’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthelemy, da cui un gruppo di sette astrofotografi (Marco Favuzzi, Carlo Rocchi, Carlo Sarzi, Alessandro Merga, Paolo Demaria, Stefano Cademartori, e Andrea Pistocchini) ha scattato le 53 immagini di quello che “non vuole essere un libro di astronomia applicata ma un bel libro fotografico”. I brevi testi di accompagnamento di Calcidese e Cenadelli che accompagnano, ricchi di nozioni originali e spunti di riflessione, contribuiscono non poco a farlo diventare il modo più bello per entrare nel mondo dell’astronomia, dopo, naturalmente, l’osservazione diretta.team1 Calcidese Fr 4.jpgLa passione che Calcidese ha messo nei suoi interventi all’Espace si è esaltata quando ha mostrato la foto della galassia M106, che si trova a 23 milioni di anni luce di distanza ed è uno di quei nuclei galattici attivi che Calcidese studia da anni con il consorzio internazionale Webt. «Da Saint Barthelemy siamo riusciti a fotografare un enorme “pinnacolo” di idrogeno che, cadendo verso il centro della galassia, è il canale di alimentazione di un buco nero supermassivo. Come sono solito dire, in realtà i buchi neri non sono né buchi né neri, infatti il nome giusto è singolarità spazio-temporale. Noi non possiamo vederla perché è romanticamente definita “l’orizzonte degli eventi”, ma possiamo studiare gli effetti della sua presenza. E, se accettiamo che al suo interno la nostra fisica e matematica funzionino ancora, allora queste singolarità potrebbero essere dei cunicoli spazio-temporali tra zone dell’universo stesso o, addirittura, tra universi paralleli.»1 mu_cephei_nfo.jpgLo stesso trasporto mostrato da Cenedelli nel parlare di Mu Cephei, la stella più grande visibile ad occhio nudo in tutto il cielo. «E’ una delle 10 stelle più grandi esistenti, grande più di 1500 volte il Sole.- ha detto- Nel sistema solare la sua massa si estenderebbe fino a Saturno.» “Nei dintorni di Cefeo” è il primo delle sei «stargate», le sei zone di cielo in cui il libro si articola. Le altre sono “Nei dintorni delle Orse”, “Nei dintorni del Toro, Auriga e Gemelli”, “Nei dintorni di Orione”, “Nei dintorni del Monoceros e Cane Maggiore” e “Galassie”. Ogni sezione è aperta da una citazione, l’ultima delle quali, di Steven Weinberg premio Nobel per la fisica, riassume bene lo spirito del libro: “lo sforzo di capire l’Universo è tra le pochissime cose che innalzano la vita umana al di sopra del livello di una farsa, conferendole un po’ della dignità della tragedia”.1 Via Lattea 65921EAEB2C-1.jpgIl volume si conclude con un Promo del secondo volume dei quattro in cui il progetto “Gateway to the sky” si articola. Il progetto è autofinanziato con il crowdfunding attraverso il sito http://www.gatewaytothesky.it dove è possibile anche ordinarlo.1 Calcidese der 2

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