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Musiche del mondo

Quella volta che i TENORES DE BITTI cantarono al Castello Savoia di Gressoney-Saint-Jean

1 TENORES de BITTI (by gaetano lo presti) IMG_4398

Tenores 0017046236225Il canto dei Tenores de Bitti è come i loro costumi. Osservati da lontano e distrattamente possono sembrare poveri, pesanti, tutti uguali. Se, invece, ci si avvicina con curiosità si scoprono intarsi preziosi, ricami raffinatissimi, particolarità fascinose.

Ricordo i quattro sardi il 10 agosto 1997, nel corso di un concerto inserito nella “Estate Musicale di Gressoney”, quando ammaliarono il numeroso pubblico convenuto al Castel Savoia con il fascino arcano del canto a tenores.

tenores caminosam«E’ un canto misterioso.– mi disse Daniele Cossellu, solista del gruppo- Gli studiosi non sono arrivati a capirne l’origine. Qualcuno azzarda che possa derivare dall’Arabia, altri dalla Mongolia per via dei suoni gutturali. E’ sicuramente il canto più antico della Sardegna: risale all’epoca nuragica, cioè ad una civiltà quattro volte millenaria. Essendo un canto agro-pastorale ha resistito solo nelle zone della Barbagia, intorno a Nuoro, dedite ancora alla pastorizia

Dopo un periodo di fulgore legato all’usanza di utilizzarlo per le serenate, il canto si è salvato dall’oblio grazie a formazioni come i “Tenores”, che a Bitti hanno fondato una scuola e ricostruito un repertorio di una dozzina di canti (riproposti per intero a Gressoney). Canti profani (d’amore, di protesta o di argomento agro-pastorale) e canti religiosi, come quelli per il Natale e “sa grobes” (laudi) per la Madonna dell’Annunziata. «I canti non sono mai uguali. – continuò Cossellu-Il solista è liberissimo di abbassare o alzare la tonalità e gli altri devono capire ed adattarsi in una frazione di secondo».

Tenores 031Questa libertà inventiva ha affascinato jazzisti come Lester Bowie ed Ornette Coleman (che è andato a trovarli a Bitti) e convinto Peter Gabriel a pubblicare nel 1996 per la “Real World” il CD “S’amore ‘e mama”. Tra i loro più accesi ammiratori anche Frank Zappa, la cui prematura scomparsa ha interrotto il progetto di un’incisione in comune. Non prima, però, di avere scritto sulla copertina del loro CD “In tonos” «spero che tutti quelli che ascolteranno questa registrazione godano questo momento come l’ho goduto io».

Fondati nel 1974, i Tenores de Bitti (“Remunnu ‘e locu” per distinguersi da gruppi più recenti) hanno girato il mondo esibendosi con una formazione tipo che oltre a Cossellu, comprendeva Mario Pira (“Bassu” / Basso Gutturale), Pier Luigi Giorno (“Contra” / Controvoce Gutturale) e Piero Sanna (“Oche” e “Mesu Oche” / Voce Solista e Mezza Voce). Quest’ultimo è, purtroppo, deceduto, dopo una breve malattia, il 29 gennaio 2014.

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