“Il muro è fatto per essere disegnato.” A sostenerlo era il pittore statunitense Keith Haring, che dei disegni sui muri del tessuto urbano di New York ha fatto un’arte. E’ anche grazie a lui che, da clandestina e considerata alla stregua di atti di vandalismo, questa branca della cultura di strada è stata sdoganata dalle periferie degradate di grandi città in edifici pubblici e di interesse storico.
E’ quello che sta avvenendo alla Cittadella dei Giovani di Aosta, i cui muri dal 2013 hanno iniziato ad animarsi grazie ai murales realizzati da Alessandro Viale, Fabio Cuffari e dai ragazzi dei corsi di murales che quest’ultimo, bassista dei dARI, vi tiene.
Si è partiti lo scorso settembre coi due, dedicati alle attività della Cittadella, che sono stati collocati nelle nicchie accanto all’ingresso della struttura. Il 30 gennaio è stato, invece, inaugurato quello che adorna la facciata del Teatro che dà sul cortile interno. 20 pezzi di legno OSB vi sono stati montati a formare un frontone di oltre 10 metri di larghezza per uno e mezzo di altezza da cui scendono, costeggiando le finestre, tre banner verticali.
Viale, Cuffari e gli 8 ragazzi del corso di murales tenutosi dal 22 dicembre a fine gennaio, vi hanno raffigurato un ipotetico viaggio di un astronauta in un’altra dimensione alla ricerca del Senso dell’Arte, ormai dimenticato dal genere umano. Attraverso un buco nero, Blixa, questo il nome dell’astronauta, arriva nel pianeta Thayma i cui abitanti impersonano il senso dell’Arte teatrale in tutte le varie sfaccettature. I Thayman, in particolare, non parlano e non hanno personalità finché non indossano le maschere del personaggio che devono interpretare e che si scambiano ad ogni rappresentazione nel Tempodrom, il Grande Teatro di Thayma. Lì Blixa conosce il Grande Guardiano Pitaram che gli svela il lavoro che c’è dietro ciò che appare, facendogli capire che spesso sotto ciò che vediamo si nasconde molto altro.
Una grande metafora sul significato del Teatro, perfetta per la struttura della Cittadella su cui il murale è posto. Disegnato da Viale e trasposto su legno da Cuffari, il murale è stato, poi, colorato con tinte acriliche, su cui sono state applicate una vernice protettiva trasparente ed una fosforescente che lo farà risaltare di notte.
Si dovrebbe trattare del tassello iniziale di un progetto più grande che dovrebbe portare a rivestire di murales tutte le facciate degli edifici che danno sul cortile interno dell’ex Macello Civico che, ristrutturato, è stato tornato a nuova vita, come Cittadella dei Giovani, l’11 dicembre 2009.
grande fabiooooooo
Fab sei grandioso