Anni fa era stato messo nella blacklist del sistema informativo regionale valdostano perché politicamente scomodo, adesso il blog Patuasia lo sarebbe perché sito porno. Il dominio patuasia.com è stato, infatti, acquistato da una società che gestisce siti porno che ha reindirizzato la pagina su un suo portale per adulti (www.patuasia.com/izle/atesli-porno).
E’ il destino che hanno i domini non rinnovati che hanno raggiunto una buona popolarità (era, infatti, classificato al 6.892.874 esimo posto nel mondo su circa 30 milioni di domini). Un destino beffardo per un blog che tra il 30 novembre 2008 ed 18 maggio 2015 si era fatto beffe dell’establishment valdostano con la “presunzione di far incazzare il prossimo tuo come te stesso”.
Obiettivo indubbiamente centrato, perché i suoi 3412 post hanno avuto la cifra record di ben 3.232.456 contatti. Ideato da Patrizia Nuvolari con Giulio Cappa e Vincenzo Calì, il blog è stato portato avanti dalla sola Patrizia con l’aiuto di sette personaggi immaginari (gli Angeli Sterminatori) e qualche amico reale (Roberto Mancini, in particolare). Dissacrante ed informatissima, Patrizia non ha risparmiato a nessuno i suoi strali, accompagnandoli spesso con fulminanti vignette e qualche video.
Insieme a tantissimi nemici, ha acquistato anche molti amici che nei 27.521 commenti sembrarono ritrovare per un momento il coraggio di mostrare una certa insofferenza verso “Qualcuno-che-sta-sopra”, usando “la Groppa messa gentilmente a disposizione”.
Nelle chiacchiere da bar aostane entrò, così, in uso l’intercalare deresponsabilizzante “come scrive Patuasia nel suo blog”, che, come diceva Totò, “fa fine e non impegna”. Dopo “anni di full immersione nella palude locale”, Patrizia ha, però, cominciato a sentirsi stanca ed annoiata. Perché “sono una che non crede più che basti cambiare le persone, se il sistema rimane quello che è…”, e “capiti i meccanismi, la macchina è quella e si muove Sempre-allo-stesso-MODO…per cui Patuasia rischiava di ripetersi.” A ciò si aggiunga la delusione (“la voglia di credere in qualcosa di veramente diverso e buono diventa davvero difficile.”) e la voglia di tornare a fare Arte. Il 18 Maggio 2015 ha, così, deciso di chiudere il blog.
Nonostante lo abbia offerto gratuitamente, nessuno si è sentito, a questo punto, di prenderne il posto. Così come nessuna delle quattro case editrici valdostane contattate si è detta interessata (due non hanno neanche risposto) alla pubblicazione del libro «Patuasia. Ultimo atto» in cui ha condensato la sua esperienza. Così alla fine ha fatto ancora una volta da sola, autopubblicandolo nel dicembre 2016. E, nonostante una distribuzione al di fuori del circuito delle librerie, le 300 copie sono andate, naturalmente, a ruba.
NELL’ISOLA DI PATUASIA (di Gaetano Lo Presti)
Nell’i—sola / felice / felice con due Tor e un Re
un Re che fa che fa che fa ogni cosa /(come) scrive Patuasia nel suo blog
Nell’i—sola/ c’é un buco, il buco nero di un Casinó
che i milioni inghiotte a palate /(come) scrive Patuasia nel suo blog
Con caricature e stroncature / e post provocanti / Divertenti / ma anche no
Angelo sterminatore-tore / un pò Don Chisciotte
Nello stagno un sasso gettò / E il re / quasi nudo ci mostrò
Nell’i—sola / l’aeroporto- porto non decolla mai
E l’ospedale nuovo é un salasso / (come) scrive Patuasia nel suo blog
Nell’i–sola/ si fa la fila fila il Martedì
Perché tutti tengono famiglia /(tanto) tanto c’é Patuasia col suo blog
Con caricature e stroncature / e post provocanti / Divertenti / ma anche no
Angelo sterminatore-tore / un pò Don Chisciotte
Nello stagno un sasso gettò / E il re / quasi nudo si mostrò