«Domani e sempre … sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà». Su queste note dell’amato Battisti è sfumata la vita del piemontese, residente ad Aosta, DANIELE MENGHI, vigile urbano per lavoro, cantante per passione. E’ deceduto la sera del 24 novembre 1999, ad appena quarantatré anni, mentre stava provando con i suoi Carisma a Saint-Christophe. Subito dopo avere cantato per l’ennesima volta “Un’avventura”. In mattinata, avvertendo difficoltà a respirare, aveva fatto degli accertamenti radiografici all’ Ospedale di Aosta. Rassicurato, aveva deciso di stringere i denti: «Sabato c’è il concerto a Morgex, non posso mettermi in mutua» aveva detto. E durante le prove aveva dato l’anima, com’era solito fare da oltre 20 anni, da quando, cioè, aveva mosso i primi passi con gruppi di liscio piemontesi come i The Koutex ed i New Harmony. Con loro aveva preso a frequentare la Valle, finché- nel 1981- era entrato ne La Nouvelle Equipe, uno dei più validi gruppi da ballo valdostani di quegli anni. Vi militavano, tra gli altri, il chitarrista Moreno Pavan, il tastierista Corrado Bionaz ed il batterista Ermanno Riva-Rivot che nel 1986 avevano, poi, formato i Carisma. Menghi si era unito al gruppo alla fine del 1989, contribuendo non poco- nel novembre 1990- al raggiungimento della finale nazionale del concorso nazionale Anagrumba “Decibel” a Capoterra. Nell’occasione la band aveva registrato un CD compilation contenente “Spettri”, il suo manifesto musicale (“Funky come identità/funky che genialità”). Erano seguiti innumerevoli concerti in Italia ed all’estero (Ginevra, Thonon), con il graduale passaggio da brani di propria composizione ad un repertorio di celebri covers. Nell’estate ’95 Menghi aveva già superato la rottura di un aneurisma aortico, tornando a tempo di record alla vita ed alla musica. Aveva ritrovato anche l’amore: da poche settimane si era sposato con la rumena Florentina.