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Musica valdostana Valle d'Aosta

La Musica in Valle d’Aosta nell’anno del COVID (1° semestre)

Più nel male (leggi Covid) che nel bene, il 2020 rimarrà nella Storia dell’Umanità, ho pensato, quindi, di ripercorrerlo attraverso la musica che è stata creata o suonata in Valle d’Aosta durante la Pandemia. Questo è il il primo semestre.

23 GENNAIO – Atterrano a Milano i PRIMI DUE CASI CERTIFICATI DI COVID-19 in ITALIA: sono una coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan.

2 FEBBRAIO – SENTUR 2.0 – al TEATRO GIACOSA– E’ stato uno spettacolo leggero come i palloncini che, ad un certo punto, sono volati in platea, pur affrontando temi pesanti come la disabilità, l’emarginazione, l’isolamento. Merito della Taxi Orchestra della SFOM – Scuola di Formazione e Orientamento Musicale (diretta da Antonio Gigliotti, Remy Vayr Piova e Lorenzo Guidolin) che è stata la grande protagonista dello spettacolo “SENTUR 2.0” che ha chiuso, al Teatro Giacosa di Aosta, le manifestazioni della 1020 edizione della Foire de Saint-Ours. La ventina di ragazzi hanno superato le loro disabilità e paure con la musica e l’allegria. E la poesia di Denise Orsieres. Uno spettacolo fatto di canzoni originali di Gaetano Lo Presti, degli arrangiamenti di Lorenzo Tagliaferro e dell’istrionismo coinvolgente di Bobo Pernettaz, supportati dalla cantante Silvana Bruno, dalla violinista Sylvie Blanc e dal contrabbassista Alberto Faccini. Il tutto intervallato dai video di Fabio Rean e supervisionato dalla regia video di Lotto Andrea Carlotto. Visto che molti dei ragazzi della TAXI non avevano mai potuto visitare la Fiera, la Fiera è stata portata loro sul palco del Giacosa dai due artigiani-musicisti come Allione Simone – Scultore ed Enzo Bologna. Il secondo con il suo organetto ed il flauto di Luisa Besenval ha coinvolto gli “Amici Musica e Danza Tradizionale- Valle d’Aosta”, che, saliti sul palco, hanno, a loro volta, coinvolto i ragazzi della TAXI in un circle circassien. E’ stato il momento più emozionante della serata. Perché la Tradizione, quella vera, è fatta condivisione, accoglienza e coinvolgimento. Di tutti. Se, poi, c’è la Musica è meglio.

21 FEBBRAIO: viene individuato il paziente 1 positivo a Codogno. 29 FEBBRAIO: in Italia risultano 1049 persone positive al Coronavirus, 401 i ricoverati con sintomi (di cui 105 in terapia intensiva), 29 i morti.

29 FEBBRAIO- RELEASE PARTY “Failure in the system” dei CROHM- CITTADELLA DEI GIOVANI DI AOSTA –Davanti al Coronavirus i veri metallari non fanno una piega. Non tutti, però. The Cards, il trio inglese guidato dal chitarrista dei Saxon Paul Quinn, ha, per esempio, disdetto le ultime date del tour italiano. Tra queste, il 29 febbraio, il release party, alla Cittadella di Aosta, per la presentazione del terzo album dei valdostani Crohm. Manco a farlo apposta la copertina vede i membri della band indossare maschere antigas. Un messaggio forte su cosa ci si possa aspettare dal futuro. Come, del resto, il titolo. “Failure in the system”, che indirizza verso la “falla nel sistema” di cui parla l’iniziale title track. Siamo noi “i virus nel progetto planetario”, canta Sergio Fiorani, autore di testi che parlano di disastri ecologici ed umani. E’ stato l’ultimo importante evento musicale live in Valle prima del lockdown.

7 MARZO: in Italia risultavano 5061 persone positive al Coronavirus, 2651 i ricoverati con sintomi (di cui 567 in terapia intensiva), 233 i deceduti. Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini con un Tweet annuncia: “Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la #cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti”.

7 MARZO- CONCERTO IN STREAMING DEI MINIMO VITALE I valdostani Minimo Vitale, che avrebbero dovuto esibirsi all’Old Distillery Pub di Aosta, fanno, quindi, il concerto in streaming dalla casa di Giada Cognein a Saint-Pierre. Tra I pezzi eseguiti il loro primo singolo “Una prodezza al giorno”. La band aostana, che si ispira ai Massimo Volume, è formata da Alberto Neri, Davide Torrione, Luca Consonni, Giuliano Danieli.

9 MARZO: il premier CONTE decide il LOCKDOWN GENERALE in tutto il Paese. In una diretta notturna su Facebook, annuncia: “Sto per firmare un provvedimento che potrei definire così: #iorestoacasa. Non ci saranno più “zona rossa” o “zona 1 e zone 2”, ci sarà solo l’Italia zona protetta. Siamo consapevoli di quanto sia difficile modificare le nostre abitudini. Ma purtroppo non c’è tempo. I numeri ci dicono di una crescita importante dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, e lo dobbiamo fare subito”.

QUARANTINE BLUES- MAX ARRIGO- Tra i primi a scrivere della quarantena è il chitarrista aostano Max Arrigo. “Mi sono svegliato questa mattina con questo blues della quarantena…- canta- mi manca la mia ragazza ma sono bloccato in casa. Chiedo al dottore cosa posso fare e lui mi risponde: stai a casa a suonare il tuo blues… Stavo camminando per strada col cane, un poliziotto mi ha visto e rimandato a casa.

12 marzo: si superano i 1000 morti di Coronavirus. 13 marzo: sono 14.995 le persone che risultano positive al virus, 7.426 i ricoverati con sintomi (in terapia intensiva 1.328), i morti 1.266.

FlashMob-sonoro-Fanfaroma

13 MARZO – IL FLASHMOB SONORO DAI BALCONI– Al silenzio assordante in cui il Coronavirus ha fatto sprofondare l’Italia alle 18 di venerdì 13 marzo si contrappongono i suoni e le voci del flashmob sonoro ideato dal gruppo romano dei FanfaRoma. C’è chi ha sbattuto semplicemente pentole e coperchi e chi ha alzato il volume dello stereo o intonato l’inno d’Italia, ma in molti hanno preso in mano uno strumento o cantato dai balconi. Un modo per sentirsi comunità rispettando le norme ministeriali. E’ stato così anche in Valle d’Aosta dove hanno aderito in molti, postando i relativi video sulle loro pagine Facebook.

La violinista Sylvie Blanc ha, per esempio, suonato Fabrizio De Andrè con il vicino di casa il cantautore Giorgio Pilon. “Il video non è granché- commenta Sylvie- ma dal vivo è stato divertente, con tutti i vicini che finalmente sono usciti sul balcone”. Hanno suonato “La canzone dell’amore perduto”. Speriamo, finita l’epidemia, di ritrovarlo.

LOCKDOWN- SIMONE MOMO RIVA Il polistrumentista aostano compone e suona, addirittura, una canzone per ognuno dei suoi 43 giorni di quarantena, registrandole nel suo TdE studio. In gran parte lanciano un messaggio di speranza. Sedici di questi brani li raccoglierà in un album, “Lockdown“, che pubblicherà il 15 maggio.

HONG KONG

“NOI NON VOGLIAMO RITORNARE ALLA NORMALITA’, PERCHE’ LA NORMALITA’ E’ IL PROBLEMA!“- Cominciano a serpeggiare i primi dubbi sul tempo che ci vorrà per tornare alla “normalità” e, soprattutto, se valga la pena di tornare alla “normalità” patogena di prima. Quando si verificano stravolgimenti sociali, economici e politici, il ritorno alla “normalità” del prima prepara, in genere, la crisi successiva. Partendo da questo slogan, nato sui muri di Hong Kong in occasione delle proteste dal 2019, ma diffusosi in tutto il mondo nelle prime fasi della pandemia, scrissi questa canzone che fu arrangiata ed interpretata da Alberto Visconti.

26 MARZO: il numero dei contagiati era salito a 80.539, con 24.753 ospedalizzati (3.612 sono ricoverati in terapia intensiva) e 8.165 morti.

Il 26 MARZO l’aostano ANDREA URBICA, suonando il piano in un video sulla sua pagina Facebook, ha detto tutto sull’immenso dolore provato per la morte dei genitori. LILLIANA MAGRI ed EZIO URBICA erano appena morti, per Covid-19, a distanza di poche ore. Lei la sera del 23 marzo, lui la mattina del 24. Alle soglie dei 79 anni lei (li avrebbe compiuti ad ottobre), degli 80 lui (li avrebbe fatti il 25 maggio). Lei ragioniera, lui noto Ufficiale degli Alpini, che, causa emergenza Covid, aveva anticipatamente concluso l’attività di maestro di sci sulle nevi di Torgnon (dove insegnava da 33 anni). Il video riprende Andrea che suona il pianoforte proprio nel salone dell’appartamento delle case militari di Via de L’Archet dove dalla nascita ha vissuto coi genitori. Quello stesso piano che mamma Lilliana aveva voluto studiasse da ragazzo, insieme al fratello Davide. Era lì che le faceva ascoltare in anteprima le sue composizioni. <Questa l’avevo abbozzata poco tempo fa ed a lei era piaciuta molto. – ricorda Andrea- Perfino mio padre, che si interessava solo a canti alpini e musica tirolese, aveva detto “Finalmente hai fatto un pezzo che mi piace”. Così ho voluto dedicarlo a loro, intitolandolo “Dal profondo del mio cuore (From the Deep)>.

L’UMANO PER AMICO- SILVANA BRUNO Uno degli effetti del LOCKDOWN è stato che la natura si è ripresa i suoi spazi. A cominciare dagli animali che sono tornati a circolare indisturbati nei centri abitati. Accompagnandosi con l’ukulele, Silvana ha, così, cantato di una serie di animali che, concordi nel dire che sulla Terra qualcosa non va, si augurano che si ritrovi “rispetto, amore, spazi e pazienza”. Verso gli animali, ma anche tra gli umani.

LA STRAGE DEI SANITARINel 2020 ci sono stati 275 medici e 63 infermieri morti in Italia a causa del Covid. Il numero più alto in Europa. In Francia 50, 22 in Germania, 36 in Inghilterra , 70 in Spagna.

PER TE- NINA URDINA- “Ho scritto la canzone per ringraziare tutti i lavoratori essenziali che in questo momento essenziale stanno combattendo in prima linea. – spiega la cantautrice russa che vive e lavora a Cervinia– Nel video ho raccolto qualche foto di questa gente straordinaria perché vorrei che il loro contributo fosse più riconosciuto ed apprezzato. In totale sono una trentina di persone, tra cui un medico rianimatore, infermiere, farmacisti, oss, corrieri, autista del pullman, staff dei negozi degli alimentari e supermercati, un postino…Noi viviamo perché ci sono loro.

31 MARZO PRIMO VIDEO DELLE CORALI VALDOSTANEA causa della pandemia è stata cancellata la 70ª edizione dell’annuale “Floralies vocales” che si sarebbe dovuta svolgere a fine maggio. Il coronavirus non ha, però, messo a tacere le corali valdostane. Grazie al web ed alle nuove tecnologie alcune, soprattutto della Bassa Valle, hanno, infatti, realizzato video che su Facebook e YouTube hanno realizzato molte visualizzazioni. E’ il caso del Coro Viva Voce di Donnas che, per primo, il 31 marzo, ha pubblicato il video dell’inedita “Buonanotte”, appositamente composta da Claudia Favaro. «E’ un modo di tenersi in contatto in mancanza delle prove. – spiega- Abbiamo cantato in dieci, ciascuna da casa propria, e poi, mio fratello Marco ha montato i vari video ripresi col cellulare. Nel testo auguro la buonanotte a “chi guarda il cielo lassù” alla ricerca di qualcosa di meglio e “a te che stai lavorando”, come tutti quei sanitari che sono in prima linea della battaglia contro la pandemia

4 APRILE- IL PRIMO VIDEO DI BANDE VALDOSTANE- Avrebbe dovuto svolgersi dal 24 aprile al 2 maggio, al Palais di Saint-Vincent, il 48° Raduno delle Bande Musicali Valdostane. Avrebbe, perché è stato annullato per l’emergenza coronavirus che bloccherà a lungo l’attività bandistica che si basa su organici più o meno grandi, ma sicuramente superiori alle 15 persone dei tanto demonizzati assembramenti. Alcune bande hanno reagito con riunioni virtuali in video pubblicati su YouTube con la tecnica delle finestrelle screen in screen che ha caratterizzato il Lockdown. Perché “se da vicino non si può suonare, proviamoci da casa, lontani ma uniti”. La prima è stata l’Orchestra di fiati giovanile InCrescendo, diretta dal ponsammartinese Fabio Portè, che il 4 aprile ha pubblicato “Il canto degli Italiani”, in cui i video di 35 bandisti valdo-canavesi sono stati assemblati dal contrabbassista di Donnas Matteo Yon che studia Musica Elettronica a Milano

13 APRILE- QUARANTIPA- BBoy Tarti – “Dedicata a tutte le coppie che per colpa di questa brutta situazione non riescono a vedersi. Dedicala alla tua Quarantipa.”

25 APRILE – I casi totali nel nostro Paese sono 195.351, i ricoverati con sintomi sono 21.533 (in terapia intensiva 2.102), i morti 26.384.

25 APRILE– L’epidemia da coronavirus ha causato tante morti, ma, paradossalmente, ha rivitalizzato le celebrazioni valdostane dell‘anniversario del 25 aprile. I contributi virtuali dei video di tanti musicisti valdostani hanno, infatti, portato aria nuova ad una ritualità che si era fatta ripetitiva. Erika Guichardaz, vicepresidente dell’ANPI Valle d’Aosta, ha l’idea di BELLA CIAO 2020 Valle d’Aosta, un video in cui si possono ascoltare una ventina di musicisti valdostani che interpretano “Bella Ciao”. La direzione artistica del progetto è stata di Vincent Boniface.

LO GUIDANO LE STELLE – In occasione del 25 Aprile 2020 il gruppo valdostano L’Orage ha pubblicato sul proprio canale youtube “Lo Guidano le Stelle“, mini album dedicato ai canti della Resistenza e realizzato interamente in quarantena. Secondo L’Orage è “una maniera di dimostrare che la musica e la voglia di lottare per le conquiste etiche e civili della Resistenza sono in grado di superare lo spazio e le difficoltà”.

25 APRILE MAURO BERTHOD, trombettista della Banda Municipale di Aosta, quest’anno, ha partecipato da solo alla cerimonia in Piazza Chanoux. Per, poi, eseguire “Bella ciao in una spettralmente vuota via De Tillier.

25 APRILENella sua casa di Saint-Marcel, Bruno Martinetti suona “Bella Ciao” con la tromba sulla base Jazz “Round Midnight” di Thelonious Monk.

LA STRAGE DEGLI ANZIANI- Il SARS-CoV-2 ha causato decessi soprattutto tra gli anziani. Nella prima ondata dei 28.274 decessi totali etichettati ncome da COVID-19, circa l’84,6% dei morti avevano più di 70 anni, con un 56,8% (la metà) da 80 anni in su.

SE NE VANNO (di Gaetano Lo Presti)- DENIS LANARO e REMY BONIFACE- Un anziano che muore è una biblioteca che brucia, dicono in Africa. In questi mesi in Italia è divampato un incendio che ha decimato una generazione che l’Italia (quella vera e sana) aveva contribuito a fare. Troppo soli, senza un addio, nel silenzio che fa male. Mi è nata, quindi, questa canzone che Denis Lanaro (voce e armonica) e Rémy Boniface (violino) hanno impreziosito.

4 MAGGIO- I casi totali in Italia sono 211.938, di cui 99.980 al momento risultano positivi al virus. I ricoverati con sintomi sono 16.823 (di cui 1.479 in terapia intensiva). I deceduti sono 29.079. Entrano in vigore le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 della cosiddetta “FASE DUE”.Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia.– dichiara il Presidente del Consiglio Conte- Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase, la fase due, la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Sarà, quindi, ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza ed usare i dispositivi di protezione individuale”.

4 MAGGIO– Per festeggiare l’inizio della Fase 2, la cantante serba Bojana Krunic (in Valle d’Aosta dal 2000) pubblica il video di una sua nuova, beneaugurante, canzone: “Everything is gonna be fine”. “Abbiamo bisogno che il sole torni a splendere- vi canta- e che tutto vada bene.”

LA SINDROME DELLA CAPANNA- Uno degli effetti collaterali del lockdown è stata la cosiddetta sindrome della capanna o del prigioniero, ossia la paura di uscire e lasciare la propria casa, il luogo che per mesi ci ha fatto sentire al sicuro. In questa mia “(A me piaceva) LA CASA DI NOTTE” la protagonista, che già prima dello scopo della pandemia preferiva rifugiarsi a casa dopo “l’isteria di una giornata”, capisce che i suoi erano i problemi “di lusso” di una donna stressata o frustrata. Adesso che “i problemi sono altri oramai”, non è più tempo di rifugiarsi in casa, ma, piuttosto, di uscire per “tornare dall’Io al Noi”. Silvana BRUNO (voce)- Davide PAPALIA (clarinetto) – Stefano BLANC (violoncello) – Gaetano LO PRESTI (chitarra) – Mixato al TdE Studio di Simone Momo Riva – Quadri di BOBO PERNETTAZ – Le mani che tamburellano sono di Daniele PAPALIA.

IL DISTANZIAMENTO– I mesi di separazione e distanza sono stati un trauma di cui risentiremo ancora a lungo. La pandemia ci ha spaventati, indeboliti e trasformati. Le relazioni sono passate nello spazio digitale, le vecchie modalità di aggregazione si sono arrestate.

STAMMI LONTANO ALMENO UN METRO- CARLO ENRIETTI– Allo storico cantautore aostano la pandemia ha, quindi, ispirato una canzone che, su un incedere gospel, gli fa descrivere la situazione con la sua solita ironia. “Stammi lontano almeno un metro / che sia davanti oppure dietro /Dove sei stato fino a qui / è più importante che con chi…/ Siamo reclusi qui per legge / fino all’immunità di gregge… Dallo stupore alla noia, dal vermuth al latte di soia / finisco quello che c’è in casa fino a trovar tabula rasa.”

13 MAGGIO- <Abbiamo un occhio di attenzione per i nostri artisti che ci fanno tanto divertire e ci fanno tanto appassionare>. Così, la sera del 13 maggio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato misure per aiutare il settore Cultura. Nel voluminoso decreto Rilancio bisogna, però, arrivare a pagina 314 per trovarne traccia. Vi si parla di un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, un Fondo Cultura e di ripartizioni di bilancio per il sostegno di artisti, interpreti ed esecutori. Misure che dovrebbero rispondere al grido di dolore di lavoratori che la pandemia per primi ha costretto a fermarsi e, probabilmente, per ultimi permetterà di riprendere a lavorare.

MAGGIO 2020 – Il disagio di un’ottantina di lavoratori dello spettacolo valdostani li ha portati ad indirizzare una lettera aperta alle istituzioni valdostane per chiedere di essere ascoltati e perché la loro situazione non venga dimenticata. Si tratta di addetti ai service audio e luci, tecnici specializzati, organizzatori di eventi, musicisti, attori, registi gestori di teatri, cinema e luoghi per eventi e altri operatori del settore. <Scriviamo perché siamo preoccupati per il nostro futuro professionale.- si legge nella lettera- Come è accaduto per altre categorie, il nostro fatturato si è di fatto azzerato, ma molti di noi continuano ad avere delle spese importanti da sostenere. Siamo consapevoli che nei prossimi mesi gli assembramenti di persone saranno da evitare per scongiurare una seconda ondata di contagi; nonostante una possibile riapertura di cinema e teatri a inizio giugno, … le agenzie e gli organizzatori di eventi prevedono una ripresa effettiva dei lavori non prima della primavera 2021, quando – si spera – saremo tornati alla normalità>.

21 GIUGNO: i casi dall’inizio dell’emergenza sono 238.49. 2.314 ricoverati con sintomi (di cui 148 in terapia intensiva), 34.634 deceduti.

21 GIUGNO – La Festa della Musica più silenziosa di sempre è stata illuminata dai piccoli violinisti della Scuola Suzuki della Valle d’Aosta. <Dopo tre mesi di quarantena passati a far lezione davanti ad un computer, volevo ci fosse un ritorno, anche parziale, alla normalità.- ha spiegato il violinista Adriano Coluccio– Non si è trattato, naturalmente, del solito saggio dell’orchestra, ma delle esibizioni in piccoli gruppi di 14 violinisti della mia classe, tra i 5 ed i 13 anni. Con me che li ho aiutati suonando la seconda voce. E, per rispettare le norme anti-Covid, non è stata al chiuso, quanto piuttosto all’entrata della miniera di rame di Ollomont. Un posto molto bello, che ha anche una buona acustica>.

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