Il concerto si intitolava “Trent’an de meuzecca valdoténa” perché Erik Bionaz il 7 aprile 2020 avrebbe dovuto festeggiare i 30 anni della sua attività musicale, alla Saison Culturelle, il 7 aprile 2020. Causa Covid, si è, invece, tenuto venerdì 17 giugno 2022, sempre al Teatro Splendor di Aosta, ma per la rassegna Printemps en musique.
Gli anniversari da festeggiare erano, quindi, anche i 50 anni del cantautore di Gignod, compiuti a febbraio, ed i trent’anni dalla musicassetta del suo primo gruppo, Marco, Erik et Leurs Amis, fondati con l’amico Marco Cerisey, prematuramente scomparso nel 1995 (a lui, da più di vent’anni, Bionaz dedica il Memorial Cerisey). Da questo gruppo è partito il racconto, condotto da Vincent Boniface, della carriera di un musicista che ha fatto ballare e divertire svariate generazioni di valdostani. In particolare coi Poudzo Valdoten, nome tratto dal titolo di un successo di Giovanni Tisseur, storico fisarmonicista valdostano con cui Bionaz ha imparato a suonare la fisarmonica. La prima cassetta dei Poudzo Valdoten risale al 1996.
Negli oltre 25 anni di attività nelle sue fila si sono succeduti vari musicisti, fino all’attuale versione dei Poudzo Valdoten 2.0, di cui il direttore artistico Giorgio Negro ha chiamato a far parte Simone Pellicanò (batteria), Luca Stefanoli (chitarra) e Gianpaolo Bordet (basso). Hanno interpretato canzoni vecchie e nuove di Bionaz e le cover di due brani dei padri nobili del cantautorato valdostano: “Benefort et tsou grà” di Magui Betemps e “Merci bon Dieu” di Luis de Jyariot.
Ma c’è stato spazio anche per Mile Danna, che fu il primo a lanciare la carriera di Erik. Con lui ha interpretato “Lo senzo d’Allein”, l’inno dei Carnevali della Coumba Freida di cui da anni Bionaz è assoluto protagonista. Come musicista, ma, anche, come presidente del Comitè di Poudzo che organizza i festeggiamenti sulla collina di Aosta e a Gignod.
Allo Splendor si sono ricostituiti anche Les voix de la Tour, il quartetto vocale che per dieci anni, dal 2003 al 2013, Erik aveva formato con Elio Chamonin, Carlo Garda e Angelo Spadotto. Con loro Erik ha registrato due cd e partecipato, con una versione di “La mia Valle” di Francesco Tripodi e Mogol, all’omonimo cd.
E’ stato ricordato anche l’amico Elio Marlier, con la partecipazione straordinaria del Coro Sant’Orso , nell’esecuzione di “Amico mio sincero” di Lele Collè.
Quest’ultimo (al sax) con Laurent Bionaz (al basso tuba) e Carlo Garda (alla voce) si è, a tratti ,unito ai Poudzo Valdoten 2.0 per interpretare canzoni degli ultimi album di Bionaz.
Per il gran finale tutti i musicisti sono saliti sul palco per l’esecuzione di “Rossignol” storica sigla dei Poudzo Valdoten.